Da Dani Alves in poi... Tutte le cessioni rimangiate
In principio fu Dani Alves che spiattellò a mezzo mondo la volontà di lasciare il Barcellona salvo poi fare marcia indietro e restare in blaugrana. Inventario di nomi da aggiornare, da sistemare. Perché con la recente chiusura della sessione di mercato in giro per l'Europa si è infittito l'elenco di coloro che dovevano partire ma che alla fine sono rimasti. A un passo dalla cessione, sì: ma solo sui titoli dei giornali. Iturbe e Perotti, i casi più lampanti. Deluso, forse, più il genoano che lungo tutto il mercato è stato oggetto delle attenzioni delle big di A salvo poi esser scaricato al momento di compiere le scelte finali. In ballo fino all'ultimo, per uno scambio non concretizzatosi con Suso del Milan. Iturbe, poi, uno che ha scelto di restare in giallorosso mandando a monte proprio l'ipotesi genoana. Anche se il caso limite, resta quello di Soriano: del Napoli fino al mancato deposito del contratto.
Risultato, è rimasto un calciatore della Sampdoria. Come Eder: suo malgrado, però. Perché alla maglia e all'ingaggio dell'Inter, l'italo brasiliano non avrebbe mai detto di no. Cronache di trasferimento mancati e illusioni professionali. Non ditelo a David De Gea: sentiva già cucita la maglia del Real Madrid ma la traduzione in salsa anglo-spagnola del caso Soriano ha impedito il trasferimento in blancos del portiere del Manchester United. Tornando in Italia, alla fine sono rimasti alla base anche Saponara e Sala. Così come Lazaar e Bruno Peres: esterni scartati al momento buono. In attesa di gennaio, forse. Quando tutti quanti finiranno prepotentemente ancora centrifugati nella roulette del calciomercato