Menu Serie ASerie BSerie CCalcio EsteroFormazioniCalendari
Eventi LiveCalciomercato H24MobileNetworkRedazioneContatti
Canali Serie A atalantabolognacagliariempolifiorentinafrosinonegenoahellas veronainterjuventuslazioleccemilanmonzanapoliromasalernitanasassuolotorinoudinese
Canali altre squadre ascoliavellinobaribeneventobresciacasertanacesenalatinalivornonocerinapalermoparmaperugiapescarapordenonepotenzaregginasampdoriaternanaturrisvenezia
Altri canali serie bserie cchampions leaguefantacalcionazionalipodcaststatistichestazione di sosta

Da Madjer a Carew. Papabili nerazzurri bocciati dal medico

Da Madjer a Carew. Papabili nerazzurri bocciati dal medicoTUTTO mercato WEB
© foto di Giuseppe Celeste/Image Sport
mercoledì 27 febbraio 2013, 19:002013
di Gaetano Mocciaro

Tanto rumore per nulla. L'Inter ha comunicato la rinuncia a John Carew. Il norvegese, dopo un lungo stop da svincolato, non dà garanzie fisiche per sopperire all'assenza di Diego Milito. Salvo sorprese, quindi, si andrà avanti così. Per la gioia di Tommaso Rocchi.

Il norvegese però non è un caso isolato nella storia dell'Inter, quanto meno quella degli ultimi 25 anni. E non sempre il veto dato dalle visite mediche ha portato conseguenze negative. D'altronde l'Inter dei record di Giovanni Trapattoni è partita proprio da lì.
Nell'estate 1988 l'Inter di Ernesto Pellegrini aveva acquistato per 5 miliardi di lire il "Tacco di Allah", alias Rabah Madjer, algerino, campione d'Europa col Porto. Il soprannome nacque dopo lo storico gol di tacco segnato nella finale di Coppa dei Campioni del 1987 contro il Bayern Monaco. C'era da ricostruire la squadra dopo un deludente quinto posto e soprattutto con un Milan che aveva ricominciato a vincere. Non si badò a spese, via le delusioni Scifo, ritiratosi Passarella, ci fu spazio per tesserare tre stranieri, che furono Matthaeus, Brehme e, per l'appunto Madjer. L'algerino doveva comporre con Aldo Serena una coppia d'attacco che sarebbe stata un mix di potenza e tecnica. Ci furono le foto di rito con la maglia nerazzurra e le prime dichiarazioni. Rimangono tutti di sasso al referto medico: patologia muscolare di tipo traumatico, a causa di uno scontro di gioco rimediato tre mesi prima è datato tre mesi fa. Scottata dai precedenti con Rummenigge e Hansi Muller e non avendo rassicurazioni dai medici, l'Inter rispedisce il giocatore al mittente e prende in prestito dalla Fiorentina Ramon Diaz. L'argentino sarà una pedina fondamentale per la squadra allora allenata con Trapattoni e l'intesa con Aldo Serena va alla grande. E l'Inter conquistò lo scudetto vincendo 26 partite, pareggiandone 6 e perdendone appena 2 (di cui una già da campione d'Italia).

Nel 1996 le Olimpiadi applaudono la sorprendente Nigeria, che vince l'oro spazzando via le nazionali più quotate. Bomber e leader era Nwankwo Kanu, gioiellino dell'Ajax. Massimo Moratti, dopo una stagione interlocutoria decide di investire forte per vincere il campionato. Arrivano Zamorano e Djorkaeff. E viene preso anche il nigeriano. Stavolta il giocatore non arriva nemmeno alla presentazione: le visite mediche gli diagnosticano una disfunzione cardiaca congenita. Sembra la fine dell'avventura all'Inter e anche della carriera del giocatore. E invece Moratti si prende l'impegno di pagare di tasca sua l'intervento per la sostituzione di una valvola aortica al giocatore. Kanu tornerà in campo nel febbraio del 1998 e riuscirà a giocare 11 partite, quasi sempre entrando dalla panchina, segnando un gol.

Nel 1997 l'Inter prende Taribo West. Il difensore inizialmente non supera le visite mediche per un problema cardiaco. Costretto a sottoporsi a ulteriori accertamenti quindici giorni dopo, ottiene il lasciapassare per firmare il contratto con i nerazzurri.

Nel 2002 fra le rivelazioni del mondiale in Giappone e Corea del Sud c'è il Senegal. Gli africani, alla loro prima partecipazione, stupiscono il mondo superando alla gara d'esordio i campioni del mondo in carica della Francia. Vincono il girone e superano agli ottavi di finale la più quotata Svezia, prima di arrendersi ai quarti contro la Turchia. In quella squadra c'è un'ala sinistra molto interessante: Khalilou Fadiga. Viene acquistato dall'Auxerre, dove vi ha giocato per tre anni, per tre milioni di euro. Le visite mediche riscontrano problemi cardiaci, che risalgono già a 6-7 mesi prima. Incredibile, pensando che nella stagione appena conclusa il giocatore abbia giocato 50 partite. L'Inter rinuncia. Non il giocatore, per lo meno a inseguire un pallone su un rettangolo verde di gioco. La sua carriera proseguirà in Inghilterra e Belgio.