Da quando Baggio non gioca più. Conte ed un Europeo allergico al 10
Il 10, per l'Italia, è sempre stato numero magico. Come le notti d'Italia, come l'alba d'America. Il 10, come Roberto Baggio nei tempi moderni, come i grandi trequartisti del passato. Un numero, un ruolo, poco avvezzo alla filosofia di corsa, grinta, sudore e fatica di Antonio Conte. Che nel novero dei papabili convocati, pensa semmai ad un graffio di fantasia ma senza abbondare. Non è più l'era dei tre trequartisti in rosa, ai quali affidare chiavi e sorti dello Stivale.
No. Adesso Lorenzo Insigne, che per stagione giocata e colpi sarebbe già su un aereo per la Francia, è in lizza ed in dubbio. Lo è con un altro 10, Federico Bernardeschi, che se sarà chiamato è perché ha dimostrato d'essere polivalente e bravo anche a giocare da esterno destro. E' l'allergia alla fantasia pura, ai colpi di un Sebastian Giovinco piccolo grande conquistatore d'Oltreoceano. Che merita di fatto l'Italia, che però è pure lui in ballottaggio, con un genio che s'aggiunge alla sregolatezza come Domenico Berardi. Da quanto Baggio non gioca più, ma pure da quando Del Piero e Totti non sono più azzurrabili, il 10 è diventato quasi chimera.