Da Venezia al Brasile: la meteora che diventa campione
La calda estate del 1999 verrà ricordata per l'acquisto, dell'Inter, di Christian Vieri. Il bomber arrivava dopo una stagione alla Juventus, una all'Atletico - quella della consacrazione - e una alla Lazio. Il Parma prese Di Vaio e Amoroso, Chiesa passò alla Fiorentina. La Lazio puntò su Simeone e Veron, mentre la Juve tesserò Zambrotta e Van der Sar. Il Milan, dal canto suo, acquistò Shevchenko.
In laguna arrivò, in compenso, Dejan Petkovic: attaccante ex Real Madrid e Siviglia, andava a sostituire il Chino Recoba nell'attacco dei veneti.
La stagione, manco a dirlo, si trasformò in un incubo, con gli arancioverdi che retrocedono in Serie B come terzultimi, a circa dieci punti dalla quota salvezza.
Petkovic timbra solo tredici volte il cartellino, siglando una rete in campionato. Difficile riconfermarsi, soprattutto con un presidente come Zamparini: Ganz e Maniero formano la coppia titolare, lui viene rispedito al mittente - in realtà al Flamengo - per una cifra di poco inferiore a quella sborsata per l'acquisto.
Il ritorno in Brasile è fruttuoso, perché in rossonero vince due campionati di fila. Tre, se si considera l'ultimo: in coppia con Adriano fa ammattire le difese, gioca per ventitré volte siglando otto gol, viene considerato nell'undici titolare del Braisileirao, con gente come Miranda, André Dias, Hernanes e Guinazu (passato anche lui dal nostro campionato, con il Perugia): niente male per un trentasettenne che ha solcato per una sola stagione, e male, la Serie A.