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Da venticinque milioni a zero. Passando per la Juventus

Da venticinque milioni a zero. Passando per la JuventusTUTTO mercato WEB
© foto di Giuseppe Celeste/Image Sport
domenica 27 ottobre 2013, 07:452013
di Andrea Losapio

Diego Ribas da Cunha sembrava quasi Platini. Almeno secondo chi, di Juventus, ne sapeva più di qualcosa. Estate 2009, il calciomercato dei fantasisti. Con Kakà al Real Madrid, va detto. O Cristiano Ronaldo sempre in Galacticos, ma non solo. I trasferimenti sembravano non finire mai, perché nello stesso tempo arrivavano i Diego, i Wesley Sneijder, gli Adem Ljajic, gli Javier Pastore, oppure i Samuel Eto'o. Sembra passato un secolo, con il calcio italiano che sta degradando sempre di più verso una posizione improponibile nel ranking UEFA, e che difficilmente vedrà mai più un certo livello di acquisti che, in questo momento, è assolutamente fuori portata. Insomma, il mancato ritorno di Eto'o all'Inter, quattro anni dopo, è una cartina tornasole del nostro calcio e, più in generale, del nostro movimento calcistico, ancorato a problemi che erano attuali più di un decennio fa. La moviola è pur sempre un argomento dibattuto, ma non sarebbe una novità da inserire.
Tornando a quasi un lustro fa, Diego sembrava davvero il grande acquisto della Juventus del dopo Calciopoli.

Dopo la vittoria contro la Roma nella seconda di campionato - con doppietta sua e gol di Felipe Melo - il suo valore si era impennato verso altitudini mai viste prima. I venticinque milioni di euro spesi dalla Juventus si erano sbriciolati, con la possibilità di guadagnarne almeno il doppio. Il resto è storia recente, perché dopo un anno e spicci in bianconero - più anno che spicci - Diego è stato ceduto come se fosse una scarpa vecchia. Dopotutto ogni volta che parlava ai giornali la sconfitta della Juventus era pressoché sicura. Da giugno sarà a parametro zero, perché il suo contratto milionario con il Wolfsburg (cinque lordi l'anno) si concluderà. E dovrà decidere fra carriera (leggasi atletico Madrid del Cholo Simeone) e molti soldi. Sicuramente non tornerà in Bundesliga, ma per convincerlo c'è bisogno di un grande contratto. Forse migliore di quello siglato con la Juvetus, quattro anni fa. Nonostante i venticinque milioni di euro.