Dal Campobasso alla Champions. Napoli fa sognare ancora la Lazio

Da Napoli a Napoli. Dall'incubo Serie C alla paura di perdere la Champions, la Lazio allora come oggi si è compattata, ha sofferto e infine ha gioito. Nel 1987 i biancocelesti rischiarono di scendere nella terza categoria e addirittura di sparire dal calcio. La penalizzazione di nove punti in un campionato in cui la vittoria ne valeva 2 costrinse l'allora squadra di Eugenio Fascetti a una ricorsa affannosa per tutta la stagione, culminata col gol di Giuliano Fiorini al Vicenza che portò la squadra agli spareggi con Taranto e Campobasso.

Il palcoscenico era lo stesso di ieri sera: il San Paolo di Napoli. Con la differenza che i tifosi laziali poterono accorrere in massa verso il capoluogo campano. Il ko di Taranto prima a mettere la Lazio con un piede nella fossa, poi la rete di Fabio Poli ai molisani regalò alle aquile, che allora come oggi indossavano la famosa maglia bandiera, la salvezza. Un successo della stessa importanza del 4-2 di ieri sera contro il Napoli, perché se questa volta ha garantito alla squadra l'accesso al palcoscenico più importante, è anche grazie a quel pomeriggio di 28 anni fa che la Lazio ha potuto coltivare la speranza di tornare tra i grandi.