Menu Serie ASerie BSerie CCalcio EsteroFormazioniCalendari
Eventi LiveCalciomercato H24MobileNetworkRedazioneContatti
Canali Serie A atalantabolognacagliariempolifiorentinafrosinonegenoahellas veronainterjuventuslazioleccemilanmonzanapoliromasalernitanasassuolotorinoudinese
Canali altre squadre ascoliavellinobaribeneventobresciacasertanacesenalatinalivornonocerinapalermoparmaperugiapescarapordenonepotenzaregginasampdoriaternanaturrisvenezia
Altri canali serie bserie cchampions leaguefantacalcionazionalipodcaststatistichestazione di sosta

Dal falso dentista Pak Doo-Ik ad Haiti. Storia di figuracce azzurre

Dal falso dentista Pak Doo-Ik ad Haiti. Storia di figuracce azzurreTUTTO mercato WEB
© foto di Daniele Buffa/Image Sport
mercoledì 12 giugno 2013, 06:582013
di Gaetano Mocciaro

Per sua natura l'Italia non è capace di prendere troppo seriamente un avversario inferiore in maniera manifesta. Fa il suo, segna il golletto, e poi gestisce. Non arriva praticamente mai a infierire, basti vedere i risultati: Malta battuto con un doppio 2-0, le Far Oer superate nelle qualificazioni a Euro 2012 per 1-0. Già le 4 reti a San Marino sono state troppa grazia.

Non mi ero fatto troppe illusioni contro Haiti, 67° nel ranking FIFA. Nemmeno dopo la rete di Giaccherini dopo 19", nemmeno apprendendo come il cammino verso i mondiali del 2014 per questa selezione sia finito già a settembre 2011, venendo eliminati da Antigua & Barbuda. Non mi sarei aspettato nemmeno lontanamente di vedere la nazionale di Prandelli incapace di vincere.

Non fosse perché il test ha solo valore amichevole un 2-2 contro Haiti potrebbe benissimo lottare per il primo posto come peggior figuraccia della nazionale dalla nascita.

Negli anni si sono assistiti a scivoloni simili, anche più dannosi vista la posta in palio. La figuraccia per eccellenza resta quella del 1966 con la Corea del Nord, quando si creò il mito di Pak Doo-Ik e per dare maggior enfasi all'impresa si decise di inventarlo dentista di professione. Quella sconfitta costò il passaggio ai quarti di finale, il posto al ct Edmondo Fabbri e pose il veto agli stranieri che durò oltre un decennio in Serie A

Un ventennio più tardi ancora la Corea è associata a un'umiliazione. Nel 1988 si giocano le Olimpiadi a Seul e l'Italia se la vede con gli sconosciuti giocatori dello Zambia. Finirà con una disfatta storica: 0-4. L'Italia passò ugualmente il turno, ma la figuraccia resta indelebile.

In mezzo, da ricordare il pareggio contro Cipto nel 1983. Parliamo dell'Italia campione del mondo in carica, che gioca le qualificazioni per gli Europei del 1984. Il cammino parte subito in salita, con due pareggi con Cecoslovacchia e Romania. Nulla fa pensare che contro Cipro, all'epoca composto da giocatori dilettanti, non si torni a casa con una facile vittoria. Sarà 1-1 e all'Italia va pure bene, perché sotto di un gol un'autorete la salva.

Non certo una bella figura quella fatta dalla primissima Italia di Marcello Lippi. All'indomani dell'Europeo 2004 si gioca un'amichevole in Islanda. In 19 anni la pratica è archiviata, ma a favore dei nordici che colpiscono con Gudjohnsen ed Einarsson. Poco male, le gare che contano sono altre e nell'arco di due anni l'Italia sarà campione del mondo.

Dopo la parentesi Donadoni torna Lippi e in Confederation Cup arriva una beffa niente male: 0-1 contro l'Egitto. Un ko che costerà caro per il passaggio del turno. Ma il peggio sarebbe arrivato l'anno dopo, ai mondiali in Sudafrica. Il pareggio contro la Nuova Zelanda è qualcosa di inaccettabile, considerato lo status di dilettante per molti giocatori. Non bastasse nel giro di qualche giorno arriva pure il ko contro la Slovacchia, non certo la selezione europea più prestigiosa...