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Dal patto con gli italiani a quello coi cinesi. Berlusconi, l'addio è deciso

Dal patto con gli italiani a quello coi cinesi. Berlusconi, l'addio è deciso
mercoledì 25 maggio 2016, 20:152016
di Marco Conterio

Dal patto con gli italiani a quello coi cinesi. Porta a Porta ed in mezzo una storia lunga 28 anni per partire dall'inizio ed arrivare alla fine. Silvio Berlusconi, nel salotto televisivo dei suoi annunci, certifica la fine di un'era. "Ho deciso di vendere il Milan". Ok gli spifferi, le voci e le chiacchiere. Stavolta, stasera sulla rete ammiraglia della tv di stato, certificherà in viva voce, certificherà e timbrerà il suo addio. Silvio Berlusconi s'è deciso perché in fondo era quello il passggio che mancava. Almeno a livello ufficiale, di dichiarazioni. Perché dopo un lungo periodo di titubanze, dopo la storiella di Bee Taechaubol, ne è arrivata una multimilionaria e concreta dalla Cina. Che ha prima ingolosito un Berlusconi che però non mollava il trono, la corona della nobiltà in decadenza. La famiglia l'ha spinto, pressato, affinché così decidesse. L'accordo economico, dopo lunghe trattative, è stato trovato ed i cinesi hanno pure in mano l'ipotesi stadio e Berlusconi la garanzia che il nome della sua famiglia comparirà lì e che verrà portato in alto ancora con lo storico trofeo. "L'ultima scelta deve essere saggia e giusta", ha detto. E se la tv di stato cinese svela il nome di quattro imprenditori pronti a prendersi il Milan, non lo fa certo per dare semplici chiacchiere ma concrete certezze. nel patto coi cinesi, non si scherza.