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Dalla Russia all'Europeo in casa: il cambio di finale di Buffon

Dalla Russia all'Europeo in casa: il cambio di finale di BuffonTUTTO mercato WEB
© foto di Daniele Buffa/Image Sport
martedì 13 febbraio 2018, 15:302018
di Andrea Losapio

C'è stato un momento, lo scorso 13 novembre, in cui Gianluigi Buffon ha capito che la sua campagna di Russia non sarebbe stata tale. Da una parte l'esordio, con la neve, nei preliminari per i Mondiali 1998, dall'altra Mosca che svanisce sullo sfondo per la doppia sfida contro la Svezia, nonostante il tentativo disperato di pareggiare i conti all'ultimo minuto, salendo sull'ultimo corner.

Può essere il finale della carriera di un portiere che per anni è stato il simbolo della Nazionale? Probabilmente no, sarebbe ingeneroso. Perché di Zoff ricordiamo il Mondiale 1982, di Zenga il terzo posto a Italia 1990 - che però era già all'interno della massima rassegna continentale - così come per Toldo il secondo posto nel 2000, l'ultimo da vero protagonista a causa dell'infortunio proprio di Buffon.

Ed è probabilmente per questo che il portiere della Juventus vorrebbe prolungare la propria carriera per altri due anni. Sicuramente l'obiettivo Champions ha influito, dopo due (anzi tre) finali perse, ma è un qualcosa che va oltre la possibilità di vincere nel prossimo giugno, tra Scudetto e coppe continentali. C'è quel desiderio di chiudere la propria parentesi con un ultimo grande progetto, una speranza di essere ancora simbolo della nazionale. E il Mondiale sarà itinerante, con Roma che sarà, di fatto, il fattore campo per un'Italia eventualmente qualificata. Perché la certezza, come per la Russia, non c'è.