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De Vrij-Astori, quando le apparenze ingannano

De Vrij-Astori, quando le apparenze ingannanoTUTTO mercato WEB
© foto di Daniele Buffa/Image Sport
martedì 29 luglio 2014, 11:392014
di Andrea Losapio

Finalmente la Lazio rinforza la propria difesa. Il primo colpo di Lotito - dopo anni in cui si è affidato alla coppia Biava-Dias, buona ma con una carta d'identità decisamente poco verde - è Stefan de Vrij, protagonista con la maglia dell'Olanda ai Mondiali in Brasile, siglando anche una rete alla Spagna campione di tutto. Decisamente un acquisto di livello, finalmente. E, in seguito allo scippo di Davide Astori, è già partito il tam tam mediatico che coinvolge l'intera Roma: chi è meglio, fra i due? Chi ha fatto l'affare?
Al momento, salomonicamente, verrebbe da dire entrambi. Perché la Roma ha limitato i danni per ora - con un prestito con diritto di riscatto - assicurandosi un centrale mancino che è perfetto come prima riserva della coppia titolare con Benatia e Leandro Castan. Rudi Garcia, anche in questo caso, è stato accontentato, senza pretendere di avere Marko Basa che avrebbe chiuso una casella da extracomunitario. Dall'altra parte i biancocelesti hanno acquistato uno dei possibili uomini mercato della Coppa del Mondo: in caso di buona stagione potrebbe già essere plusvalenza sicura, anche perché l'età è dalla sua.

Cinque anni di meno.
Il problema, almeno per i biancocelesti, sarà l'alternativa. Bene de Vrij, ma un altro acquisto sarebbe necessario per concludere un reparto che ha ancora troppe incognite. Lotito aveva già speso, anni fa, per Mickael Ciani: al Bordeaux ai limiti del sovrannaturale - solido e bravissimo in marcatura - nella Lazio a quelli del grottesco. Era difficile immaginare un'involuzione del genere per il francese, mentre per Novaretti i dubbi c'erano sin da subito, confermati dopo la prima partita contro la Juventus, in Supercoppa Italiana.
Una rondine non fa primavera, e de Vrij non può bastare: Lotito, straordinario arrampicatore sui vetri, dissimula l'interesse forte per Astori per non lasciare la soddisfazione dello scippo. Ma un altro colpo andrà fatto.