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Dela contro il Mazzarri di Napoli. Come se non lo conoscesse

Dela contro il Mazzarri di Napoli. Come se non lo conoscesseTUTTO mercato WEB
© foto di Daniele Buffa/Image Sport
giovedì 24 luglio 2014, 07:452014
di Andrea Losapio

Mazzarri non sarà stato l'emblema della simpatia, nei suoi anni a Napoli. Prima della sua penultima stagione sembrava a un passo dal diventare il nuovo allenatore della Juventus, con Gasperini pronto a prendere la sua eredità sulla panchina del Napoli, in un giorno convulso che non piacque a nessuno. E l'idea di lasciare, dopo il secondo posto del 2012-13, pur legittima, sembrava un addio causa impossibilità di mantenere il club a certi livelli. Insomma, il tecnico toscano qualche piccolo scheletro nell'armadio ce l'ha.
Però non è così che un presidente può parlare di un allenatore che ha vinto una Coppa Italia, che ha raggiunto due volte la Champions League - e gli ottavi, persi solo contro un Chelsea che poi sarebbe diventato campione - e che ha riportato gli azzurri tra le grandi. Sia d'Italia che d'Europa. "Mazzarri voleva che io negassi tutto". Il coinvolgimento nella lotta Scudetto, per dire: non è un errore, perché l'allenatore deve sopportare una pressione innaturale, a Napoli, e pure per un Presidente - pur vincente - la possibilità di uscire con le ossa rotte è più che concreta. Insomma, l'anno prossimo non basterà arrivare alla Champions League, il tifoso napoletano vuole qualcosa di più.

E non è con i giovani che si può costruire, perlomeno non solo: l'arrivo di Koulibaly, in ottica futura, è ottimo. Michu è un'alternativa di lusso per l'attacco, ma servono i fenomeni per fare la differenza. I Mascherano e gli Hummels, per dire due nomi che potrebbero (ma non è detto) muoversi nei prosismi giorni. Altrimenti il Napoli rimarrà una squadra affascinante ma che non potrà mai puntare concretamente a vincere lo Scudetto.
Infine, sempre contro Mazzarri, c'è quella frase su Verratti. "Presidente, lo prenda ma io lo tengo in panchina o va in prestito". Come se non sapesse che l'allenatore livornese preferirebbe gli Aronica ai Federico Fernandez - in linea di massima - e che lo stesso Vargas (citato poi dal numero uno napoletano) per ora è stato un flop bell'e buono. Forse Benitez potrà fare qualcosa di diverso, ma la realtà è che, almeno per ora, Mazzarri rimane il tecnico che più ha fatto evolvere il progetto Napoli. E metterlo alla berlina così, nonostante alcuni errori (con i giovani soprattutto), non è la cosa più elegante del mondo.