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Disastro Catania. Da Andujar a Bergessio, non si salva nessuno

Disastro Catania. Da Andujar a Bergessio, non si salva nessunoTUTTO mercato WEB
© foto di Federico De Luca
martedì 25 marzo 2014, 07:152014
di Andrea Losapio

C'è chi dice che "Se a Parigi ci fosse il mare sarebbe una piccola Bari". A parte la presunzione della frase, c'era chi l'anno scorso poteva ben dire che "Se a Catania ci fosse stato Messi sarebbe quasi il Barcellona". Perché l'anno passato quella etnea era un Petit Barça, che al Massimino faceva divertire chiunque. Tranne chi andava a fargli visita, poiché la sconfitta era quasi sicura, e portare via tre punti era complicato per chiunque. Basta chiedere alla Juventus, che vinse sì 1-0, ma con strascichi polemici infiniti: dal fuorigioco di Vidal - gol convalidato - a quello inesistente e fischiato di Bergessio. Il risultato fu di 1-0, proprio per effetto della rete del cileno, con Pulvirenti su tutte le furie per un arbitraggio ai limiti dell'approssimativo.
Quest'anno, invece, a essere davvero rivedibile è la vena del Catania.

Pochissimi gol, il peggior attacco pur avendo giocatori dalla fantasia invidiabile e dal bagaglio tecnico altrettanto. Perché Bergessio e Barrientos potrebbero fare comodo a mezza Serie A, Castro e Leto - pur deludenti - hanno valori tecnici più che interessanti. Il problema è che, pur quando la prestazione non è certo delle peggiori, qualcosa va storto. E, in questo senso, domenica sera Andujar è stato l'imputato principale della defezione, sulla non certo imparabile conclusione del connazionale Carlos Tevez. Insomma, quello che sembrava un piccolo Barcellona si è sfaldato, senza potere osservare i veri maestri del futbol giocarsela contro un Galactico Real Madrid. Perché delle triangolazioni alla massima velocità, delle verticalizzazioni assassine, del killer istinct non è rimasto davvero più nulla. Solo un Massimino che rischia la contestazione e la Serie B, con il Palermo già pronto a ritornare nel massimo campionato dopo un anno di purgatorio.