Menu Serie ASerie BSerie CCalcio EsteroFormazioniCalendari
Eventi LiveCalciomercato H24MobileNetworkRedazioneContatti
Canali Serie A atalantabolognacagliariempolifiorentinafrosinonegenoahellas veronainterjuventuslazioleccemilanmonzanapoliromasalernitanasassuolotorinoudinese
Canali altre squadre ascoliavellinobaribeneventobresciacasertanacesenalatinalivornonocerinapalermoparmaperugiapescarapordenonepotenzaregginasampdoriaternanaturrisvenezia
Altri canali serie bserie cchampions leaguefantacalcionazionalipodcaststatistichestazione di sosta

Due partite in una: questa Juve non conosce soste. Anche se il gioco latita

Due partite in una: questa Juve non conosce soste. Anche se il gioco latitaTUTTO mercato WEB
© foto di Daniele Buffa/Image Sport
mercoledì 23 novembre 2016, 07:002016
di Raimondo De Magistris

Minuto numero 36. Franco Vazquez già ammonito commette un fallo ingenuo su Sami Khedira, rimedia il secondo giallo nel giro di cinque minuti e lascia il suo Siviglia in dieci per quasi un'ora. E' questo l'episodio chiave della sfida andata in scena al Pizjuán, lo stadio che ha visto la Juventus staccare il pass per gli ottavi di finale di Champions League. Una partita dai due volti, divisa da questo episodio: prima, infatti, il Siviglia era in pieno controllo della gara, aveva sbloccato il match con una bella conclusione al volo di Pareja e col suo pressing alto non permetteva ai campioni d'Italia di ragionare. Dopo, invece, i padroni di casa hanno pensato quasi esclusivamente a difendere. S'è vista una Juventus più autorevole e padrona della partita non solo perché Marchisio, realizzando un rigore concesso per fallo di Mercado su Bonucci, ha permesso ai bianconeri di pareggiare prima del duplice fischio.


Chi si aspettava una Juventus finalmente brillante è rimasto deluso. Perché questa squadra non riesce a sintetizzare bel gioco e risultati, ma è tremendamente cinica, efficace, e ha i risultati dalla sua parte. La sassata di Bonucci a meno di dieci minuti dal termine ha matematicamente qualificato i bianconeri agli ottavi di finale, il sigillo finale di Mandzukic ha ulteriormente ipotecato il primo posto nel gruppo H.
Questa, insomma, è una squadra che non conosce soste: prima in campionato, prima nel girone di Champions. La Juventus c'è ed è pronta a dire la sua in tutte le competizioni, anche se il gioco latita.