Eliseu, bidone laziale tra sceicchi e vicecampioni d'Europa
Cinque anni fa Eliseu firmava un contratto quinquennale con la Lazio di Claudio Lotito. Insomma, sarebbe scaduto lo scorso 30 giugno, se i biancocelesti non avessero di fatto bruciato l'ala portoghese, arrivata per circa un milione di euro (e venduto per la metà dopo qualche tempo) e protagonista di ben tre partite con la maglia capitolina. Una, ottima, con l'Elfsborg in Europa League, due così così nel campionato di Serie A. Sei mesi nella maxi rosa laziale - praticamente oltre 40 calciatori tesserati - per por tornare a gennaio nella Liga, dove l'anno precedente aveva segnato tre reti. Nel Real Saragozza: da neopromossi i Los Banquillos si salvano abbastanza agevolmente, arrivando al quattordicesimo posto, anche grazie alle 21 presenze (e due gol) dell'ala portoghese.
Sembrerebbe il trampolino di lancio per un ritorno in Serie A, stavolta da protagonista.
Dura pochissimo, solamente quindici giorni, poiché il 15 luglio del 2010 torna al Malaga. Quattro anni di successi e di grandi prestazioni, di Champions League e di sceicchi. Allenato da Manuel Pellegrini, a un passo dalle semifinali frustrate solamente dal doppio gol del Borussia Dortmund negli ultimi minuti dei quarti di finale 2012-13. Infine il rinnovo, a giugno, del contratto con i biancazzurri, dopo l'ennesima salvezza senza particolari difficoltà: ieri, a 31 anni, ha firmato un contratto con il Benfica, vicecampione d'Europa (League) e fortemente voluto da Jorge Jesus. Forse non prenderà l'eredità di Markovic, ma per una meteora che non giocava nella Lazio, anche questa è una grossa soddisfazione.