Empoli a tutta birra: Giampaolo scrive la storia e allontana le big

Due Big Mac e una birra, come l'esultanza dopo il terzo gol per un brindisi di fine anno anticipato. L'Empoli continua a volare e dimostra di non soffrire di vertigini. Il 2015 si chiude col botto per la formazione di Marco Giampaolo, capace di battere il Bologna a domicilio dopo essere stato raggiunto due volte sul pari. Una serata magica quella del Dall'Ara, col quarto successo di fila in Serie A che mai era accaduto prima d'ora per la compagine toscana. Pucciarelli, Maccarone, Maccarone, i gol per un Empoli che non ha intenzione di fermarsi e attende con impazienza la ripresa del campionato. Ora però serve riposarsi e ricaricare le pile, dopo un 2015 da record: la formazione azzurra occupa la sesta posizione con 27 punti, di cui gli ultimi sedici racimolati nelle ultime sei gare. Ritmo da Champions League o quasi, e non è un caso che adesso l'Empoli possa sognare addirittura l'Europa. Sì, perché la classifica vede i toscani più su di Sassuolo e Milan, in attesa degli impegni odierni.

Natale con vista continentale, il più bel regalo per chiudere un'annata strepitosa. Iniziata con Maurizio Sarri e proseguita con Giampaolo, uomo che adesso potrebbe attirare le attenzioni delle big nella prossima stagione. Milan e Samp avevano messo gli occhi sul mister poi finito al Napoli, chissà invece che Giampaolo non possa finire in un top club. Nel 2009 era stato seguito dalla Juventus, adesso il suo nome sembra finito sul taccuino di Walter Sabatini per la Roma del futuro. "Non mi illudo più. Il mio Paradiso calcistico è Empoli, qui posso allenare come piace a me, c'è l'etica del lavoro. Voglio ripagare la fiducia che la società ha riposto in me", ha dichiarato ieri sera il mister di Bellinzona. Un successo fondato anche sulle qualità dei talenti quali Tonelli, Barba, Rui, Saponara, Buchel e Pucciarelli, con il vecchietto Maccarone a guidare una compagine terribile quanto vogliosa di continuare a sognare e restare in alto. Magari con un sogno europeo da conquistare prima di esplodere definitivamente altrove. A giugno, come ammesso anche dal ds Marcello Carli, sarà quasi impossibile trattenere tutti i gioielli del presidente Fabrizio Corsi.