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Empoli, Martusciello: "Col Chievo non è scontro diretto. Gilardino out"

Empoli, Martusciello: "Col Chievo non è scontro diretto. Gilardino out"TUTTO mercato WEB
© foto di Antonello Sammarco/Image Sport
sabato 22 ottobre 2016, 15:232016
di Ivan Cardia

Sfida al Chievo in vista per l'Empoli di Giovanni Martusciello, allenatore dei toscani che oggi ha presentato in conferenza stampa la partita. Ecco quanto riportato da empolichannel.it: Se vado a vedere la classifica potrebbe trattarsi di un piccolo crocevia, anche se di solito queste situazioni si verificano nel girone di ritorno. Ma alla fine non è così perchè il Chievo ci è superiore. Non si tratta di uno scontro diretto".

Sul Chievo.
"Quello che gli invidio è la capacità di essere leggero dal punto di vista mentale. Quando succede questo le giocate vengono meglio. La differenza tra noi e loro è soprattutto questa. Dobbiamo cercare di alleggerire anche noi la nostra condizione mentale, non dobbiamo essere presi dalla paura di dover vincere per forza".

Sul calendario.
"Questo è un esercizio mentale quasi inevitabile, specie se pensiamo a Napoli e Roma. Ma noi dobbiamo vincere questa situazione e pensare alle partite una alla volta. Le nostre energie fisiche e mentali devono essere spese qui".

Sul centrocampo avversario. "Hanno il nostro stesso modulo, ma i meccanismi sono diversi. Esaltano le capacità dei giocatori che hanno. Noi dovremo metterci voglia e determinazione: sono le armi che abbiamo. Non dobbiamo commettere l'errore che abbiamo fatto a Marassi, andando a cercare situazioni di gioco senza riflettere prima sul da farsi".

L'infermeria.
"Gilardino non recupera, ha un virus che lo ha messo ko. Croce è tornato, vediamo come si allena e se mi garantisce quello che lui è bravo a fare. Mi devo soprattutto confortare col giocatore".

Il gol.
"Quando gli attaccanti non segnano si intristiscono e questo aumenta in maniera negativa questo particolare. Non devono pensarci, altrimenti diventano prigionieri. Devono liberarsi da questa cappa, altrimenti si rischia quello che è successo contro Juventus e Genoa, cioè che non si creano nemmeno occasioni".

Il modo di giocare.
"E' vero che ci conoscono e che dobbiamo forse cambiare qualcosa, ma questo è anche un rischio perchè possiamo snaturarci. Cambiare ora potrebbe essere anche peggio". La difesa. "Parlando con la squadra del momento abbiamo detto delle cose. La linea difensiva non sempre è stata precisa e perfetta, ma un po' per caratteristiche e un po' per carattere dei giocatori abbiamo corretto i difetti. I ragazzi in questo sono stati bravi. La stessa cosa deve avvenire davanti: arriviamo alla trequarti, ma poi dobbiamo innescare le punte".

La lotta salvezza.
"Per me non è una difficoltà, perchè in carriera l'ho sempre fatto. Lo devono capire i ragazzi: il negativo, se lo cerchi, c'è sempre. Dobbiamo esaltare gli aspetti positivi, come ad esempio il punto che abbiamo preso domenica scorsa a Marassi. Noi dobbiamo credere di poterci salvare".

Saponara.
"La squadra si è allenata alla grande e lui ha fatto lo stesso. Questo non significa che dobbiamo vincere per forza, ma per un allenatore sono cose che contano".