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esclusiva

Adejo: "Che inizio col Kalloni. Juve, Olympiakos indecifrabile"

ESCLUSIVA TMW - Adejo: "Che inizio col Kalloni. Juve, Olympiakos indecifrabile"
martedì 21 ottobre 2014, 14:102014
di Marco Conterio

Daniel Adejo, in Italia, è nato e cresciuto con la maglia della Reggina sulla pelle. Poi la Grecia, dove ha iniziato subito col botto: tutte le partite da titolare e pure un gol, la scorsa domenica, contro il Kerkyra che ha contribuito a lanciare il suo Kalloni nelle alte sfere del calcio greco. Tuttomercatoweb.com lo ha interpellato per parlare di questo, ma anche delle sfide europee di Juventus e Fiorentina, contro Olympiakos e PAOK, e delle sue ambizioni per il futuro. "Sta andando bene -esordisce il forte e talentuoso difensore nigeriano-: all'inizio tutti parlavano di una Grecia problematica, per la crisi, per l'ambiente, ma sta andando tutto nel verso giusto. Con la squadra stiamo andando benissimo: siamo partiti al meglio ed ho anche segnato il primo gol".
Che campionato è quello greco?
"Ci sono tre-quattro squadre che faranno un campionato a parte e saranno le solite: Panathinaikos, Olympiakos e PAOK. Noi ce la giochiamo con le altre, siamo al secondo anno in A ed il primo obiettivo è la salvezza. Poi, magari, vedremo se ambire ad andare in Europa, l'appetito viene mangiando".
Sempre titolare, in che posizione?
"Gioco sia da centrale che da terzino, le sto giocando tutte. Dipende da come va la partita, sto in mezzo o esterno".
Ci racconta l'Olympiakos, che domani affronta la Juventus in Champions?
"E' una squadra 'atipica': in campionato gioca in un modo, in Champions in un altro. Ha vinto con l'Atletico e poi ha perso con il Malmoe, non si decifrano bene.

Se sono in giornata, sono da temere; quando giocheremo contro di loro spero che non siano in giornata".
In Grecia è sotto attacco il ct italiano, Claudio Ranieri.
"All'inizio ero contento del suo arrivo: un tecnico italiano poteva far crescere subito il calcio greco ma ora iniziano a storcere il naso. C'erano grandi aspettative su di lui, quando è arrivato tutti si aspettavano qualcosa in più ma la stampa e la critica sono molto dure. Però spero che riesca a far qualcosa di importante: ho seguito la sua intervista dopo l'ultima partita era rosso di rabbia per le domande fatte. La Grecia è ancora in corsa, sono rimasto male per lui e quel titolo in italiano era troppo forte".
Europa League, ora: giovedì la Fiorentina va a Salonicco, per sfidare il PAOK.
"La Fiorentina ce la può fare: come squadra non è male, ma i viola sono forti. Hanno buone individualità, ma sono forti come squadra. Sono compatti e tengono bene il campo, ma contro una squadra che gioca vanno in difficoltà".
Chiudiamo col suo futuro?
"Ho due anni di contratto, mi trovo bene ma mi auguro e spero col cuore che questo sia un trampolino per rilanciarmi. Voglio che sia un passaggio, vorrei esprimermi al massimo qua per poi riuscire a trovare un grande progetto".

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