Menu Serie ASerie BSerie CCalcio EsteroFormazioniCalendari
Eventi LiveCalciomercato H24MobileNetworkRedazioneContatti
Canali Serie A atalantabolognacagliariempolifiorentinafrosinonegenoahellas veronainterjuventuslazioleccemilanmonzanapoliromasalernitanasassuolotorinoudinese
Canali altre squadre alessandriaascoliavellinobaribeneventobresciacasertanacesenalatinalivornonocerinapalermoparmaperugiapescarapordenonepotenzaregginasampdoriaternanaturrisvenezia
Altri canali serie bserie cchampions leaguefantacalcionazionalipodcaststatistichestazione di sosta
esclusiva

Anastopoulos: "Samaras bene, purché faccia la seconda punta"

ESCLUSIVA TMW - Anastopoulos: "Samaras bene, purché faccia la seconda punta"TUTTO mercato WEB
mercoledì 5 agosto 2015, 08:302015
di Gaetano Mocciaro

Georgios Samaras si appresta a diventare un giocatore della Sampdoria. il centravanti sarà il 32° greco a militare nel campionato di Serie A. A presentarcelo è il primo ellenico ad aver giocato nel nostro torneo, nonché il miglior marcatore della storia della nazionale greca: Nikos Anastopoulos. Ecco le parole dell'ex attaccante dell'Avellino ai microfoni di Tuttomercatoweb

Nikos Anastopoulos, che affare ha fatto la Sampdoria con Samaras?
"Senz'altro i blucerchiati hanno preso un buon giocatore. Magari non molto rapido e non troppo prolifico, direi che la sua giusta collocazione sia quella di seconda punta. Del resto in un modulo a due attaccanti lui è sempre quello di supporto, mentre se si gioca a una punta sola lui fa l'esterno offensivo di sinistra. Lotta molto, sa calciare con entrambi i piedi e una qualità che va sfruttata è senz'altro il colpo di testa".

Crede si possa adattare al calcio italiano?
"Samaras deve sapere che andrà a misurarsi in un torneo diverso. Il campionato italiano è difficile, competitivo. Con squadre come Roma, Milan, Inter, Napoli. Sicuramente un'altra musica rispetto ai tornei precedenti".

Lei stesso ne è la prova: miglior marcatore del calcio greco, ma ad Avellino andò male
"Mi ritrovai in una squadra che giocava con una sola punta e l'allenatore preferiva Walter Schachner, perché era più rodato per il calcio italiano, avendo giocato già con le maglie di Cesena e Torino. Per me fu difficile trovare spazio, così a fine stagione tornai in Grecia".

E' più tornato in Italia?
"Certo, lo faccio spesso. Ho nostalgia del vostro paese. Sono tornato pure ad Avellino. L'anno scorso sono stato a Firenze, ho visto come si allenava la squadra di Montella. Mi piace aggiornarmi, giro molto. E dell'Italia ho spesso nostalgia".

Sente ancora qualcuno dei suoi ex compagni di Avellino?
"Sì, ho ancora rapporti con Stefano Colantuono. E' diventato un bravo allenatore, ora è a Udine e spero faccia molto bene"

Lei fa l'allenatore adesso. Conferma le difficoltà, specialmente economiche, del calcio greco?
"La mia carriera è stata spesa tutta in Grecia, guidando Giannina, Aris, OFI Creta, Panionios. Certamente il momento di difficoltà politico in Grecia si sta estendendo inevitabilmente anche nel calcio".

Il calcio greco negli anni ha sfornato molti giocatori. Rispetto ai suoi tempi è cresciuto molto. Molti però faticano nel nostro campionato. Perché?
"C'è ancora tanta differenza tecnica fra il campionato greco e quello italiano ed è chiaro che chi arriva da voi fatica. Detto questo il livello della Serie A attuale è inferiore rispetto a quello dei miei tempi, dove c'erano giocatori come Maradona, Gullit e Van Basten. Al tempo stesso il movimento ellenico è cresciuto e infatti alcuni nostri giocatori riescono a farsi valere anche in Italia".

© Riproduzione riservata