Bolchi: "Kovacic, che talento. Bastava farlo giocare"
Incantato da Kovacic. Bruno Bolchi , allenatore di lungo corso e soprattutto capitano dell'Inter negli anni '60 tesse lodi del talento croato. E in esclusiva per tuttomercatoweb.com dall'alto della sua esperienza racconta quanto potrà crescere ancora e come dovrà essere gestito.
Bolchi, in particolare da cosa è rimasto colpito da Kovacic?
"Dalla facilità nel partire palla al piede, a testa alta. Ha dimostrato di saper finalizzare, ma sa mandare in gol i compagni, con passaggi filtranti eccellenti".
Non è rimasto sorpreso insomma dal suo exploit?
"Mi aspettavo e speravo che potesse essere messo in condizione di esprimere il suo potenziale. Sentivo dire che era giovane, che doveva fare esperienza e non aveva i novanta minuti. Poi però nella stagione scorsa, quando ha giocato quattro-cinque gare consecutive, ha mostrato il suo valore. Ora è maturato e ha preso coscienza dei suoi mezzi".
Ora dovrà trovare solo continuità?
"Con i giovani bisogna mettere in preventivo che qualche volta giochino meno bene. Ma non per questo vanno sostituiti. Anzi, se ci si crede, vanno sostenuti e messi in campo pure se rendono meno".
Kovacic segnerà un buon numero di reti?
"Credo proprio di sì. Ha un buon calcio, ma possiede caratteristiche come freddezza e precisione. Sette o otto gol all'anno può realizzarli".