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esclusiva

Buglio: "Allegri era il mio Pirlo. Gavetta fondamentale"

ESCLUSIVA TMW - Buglio: "Allegri era il mio Pirlo. Gavetta fondamentale"TUTTO mercato WEB
© foto di Tommaso Sabino/TuttoLegaPro.com
martedì 31 marzo 2015, 13:222015
di Marco Conterio

Francesco Buglio è stato l'ultimo allenatore di Massimiliano Allegri. "Siamo stati due anni insieme ad Agliana: abbiamo vinto la D e poi abbiamo affrontato la C2 anche contro la Fiorentina", ricorda in esclusiva per Tuttomercatoweb.com. "Mi ha aiutato a vincere il campionato, ma era già un tecnico in campo. Aveva già questo potenziale: è sempre stato un carismatico, amato da tutti nello spogliatoio, sempre allegro".
Nomen omen, insomma. Però da calciatore, non ha fatto la carriera che avrebbe potutto fare....
"Un po' per sfortuna, un po' per sue colpe. Peccato, poteva fare qualsiasi ruolo, aveva qualità immense. Con me ha giocato alla Pirlo, batteva punizioni e rigori, era intelligente e veloce mentalmente. Direi che sono stato fortunato ad allenarlo e ad a vincere con lui".


Se lo aspettava così grande, anche meglio di Conte in Europa alla Juventus?
"Quello che non trovo giusto è che nessuno dice che è partito dal basso. Ha fatto la vera gavetta, gli vien dato poco risalto e mi dispiace. E' un fattore importante e fondamentale per Allegri ma per tutti i tecnici: ne abbiamo bisogno per capire caratteri e giocatori, farlo da allenatore e tutta un'altra cosa. E' arrivato al Milan dopo il Cagliari, venendo anche esonerato, ma dimostrando le sue qualità con grandi calciatori di immensa personalità".
Gavetta e poi salti importanti: da Cagliari al Milan, appunto.
"A Cagliari aveva giocatori 'normali', mentre a Milano ha vinto subito e questo significa che il percorso era tracciato. Era pronto e lo ha dimostrato: l'hanno criticato ma ha fatto un grande lavoro, vedi com'è andata dopo di lui".
E' il miglior allenatore italiano?
"Di quelli che allenano in Italia ci sono due esempi bellissimi: la riconferma di Allegri e Sarri dell'Empoli che dimostra che nel nostro lavoro non c'è mai fine, che bisogna sempre avere ambizione. Sarri è un esempio per tutti, così come Castori del Carpi".

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