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esclusiva

Buyo: "Il mio Real Madrid-Napoli, 30 anni dopo"

ESCLUSIVA TMW - Buyo: "Il mio Real Madrid-Napoli, 30 anni dopo"TUTTO mercato WEB
© foto di Imago/Image Sport
martedì 14 febbraio 2017, 08:002017
di Gaetano Mocciaro

Tutto pronto per Real Madrid-Napoli. Domani sera al Bernabeu gli azzurri si ritroveranno di fronte i campioni d'Europa e del mondo in carica sperando in un'impresa sulla carta impossibile: i galacticos, dal 2011 a oggi hanno sempre raggiunto almeno le semifinali. E il precedente è tutt'altro che incoraggiante: Coppa dei Campioni 1987-88, 2-0 a Madrid e 1-1 al San Paolo col Real a passare il turno. In quella partita giocava Francisco Buyo, all'epoca portiere di un Real che dominava in Spagna e aveva portato a casa negli anni '80 due coppe Uefa consecutive. Ai microfoni di Tuttomercatoweb proprio Buyo dice la sua sulla sfida:

Francisco Buyo, trent'anni fa il primo Real Madrid-Napoli. Che ricordi ha?
"Fu una partita particolare perché fummo costretti a giocare la partita d'andata al Bernabeu a porte chiuse. E nonostante fossimo appena al primo turno ci ritrovammo il peggior avversario possibile, dato che quel Napoli aveva il miglior giocatore al mondo, Diego Armando Maradona, e altri campioni come Careca. Nonostante la situazione irreale riuscimmo a vincere 2-0 presentandoci al San Paolo con un grande vantaggio. Tenemmo duro, dopo il primo gol e col pareggio riuscimmo a strappare il passaggio al turno successivo. Fu dura ma eravamo anche noi una grande squadra"

Quel San Paolo al ritorno fu una bolgia. Quello che ci si aspetta anche quest'anno, ancora una volta nella sfida di ritorno
"Ricordo bene, ambiente caldo. Ma noi eravamo una squadra d'esperienza e non ci facemmo intimorire".

Tornando a oggi il Bernabeu stavolta sarà aperto ai tifosi. Il Napoli dovrà temere il famoso miedo escenico che provoca lo stadio?
"Il Santiago Bernabeu è uno stadio straordinario ed estremamente moderno ma non credo che sarà questo a spaventare il Napoli. Fossi negli azzurri semmai mi preoccuperei di questo Real Madrid che ha dei giocatori pazzeschi".

Il gioco del Napoli fin qui espresso è il migliore della Serie A. Possiamo definirla la squadra più spagnola della Serie A?
"Sicuramente è una squadra che gioca molto bene, che sfrutta la rapidità dei suoi attaccanti ed è sempre propositivo. Mi piace molto, c'è un giocatore come Callejon che vede la porta con grande facilità. C'è Insigne che con il suo estro e la sua velocità può creare problemi ai difensori. E poi vedo un blocco compatto. Zidane la deve preparare molto bene, il Napoli è un avversario tosto".

Le piace Zidane come allenatore?
"Lui ha avuto il merito, quando è entrato, di aver trasformato l'ambiente. Ricordo bene che era una situazione difficile, con giocatori scontenti e pubblico ancor di più. Zidane ha portato tranquillità e identità madrilista. E una squadra come il Real Madrid ha bisogno di un grande gestore, cosa non facile in una squadra del genere con tante stelle".

Più forte questo Real Madrid, definito dall'era Perez galactico o il suo della famosa quinta del Buitre??
"Molto difficile come scelta. Anche perché confrontiamo due epoche diverse. Certamente la squadra attuale ha un vantaggio, ossia quella di attingere a tante stelle internazionali a differenza della nostra, che non poteva farlo a causa del limite del tesseramento degli stranieri. Tuttavia avevamo dei giocatori straordinari, il meglio che poteva offrire il calcio spagnolo".

Da spettatore: come è cambiato per lei il calcio italiano in questi trent'anni? Possiamo togliercela finalmente l'etichetta di catenacciari
"Per me dipende soprattutto dalla mentalità dell'allenatore. E dagli interpreti che hai a disposizione. Sarri può permettersi un calcio offensivo perché ha la squadra che lo permette, oltre alla sua filosofia di base. Certamente rispetto al passato in Italia le cose sono cambiate ed è innegabile che Sacchi abbia avuto una certa influenza. Ma Sacchi è stato fortunato ad avere una base che rappresentava il meglio del calcio italiano, alla quale sono stati aggiunti tre dei migliori stranieri in circolazione come Gullit, Van Basten e Rijkaard".

Cambiando velocemente tema: da ex portiere qual è la sua opinione su Buffon? Lo possiamo considerare il portiere più forte di tutti i tempi?
"Anche qui mi tocca dire che confrontiamo epoche diverse ed è difficile fare un confronto. In questi anni posso dire che Buffon è stato il più completo per caratteristiche ma anche per carisma. Comunque mi piace molto anche Pepe Reina, altro punto in più per questo Napoli".

Secco: chi passa il turno fra Real Madrid e Napoli?
"Dico Real ma non è così scontato. Diciamo che la bilancia pende al 60% per la squadra di Zidane e al 40% per quella di Sarri".

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