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Caso Nagatomo, il Tokyo e il Cesena: la ricostruzione

ESCLUSIVA TMW - Caso Nagatomo, il Tokyo e il Cesena: la ricostruzioneTUTTO mercato WEB
© foto di Matteo Gribaudi/Image Sport
mercoledì 22 ottobre 2014, 20:322014
di Alessio Alaimo

Anno 2010, il Cesena piazza un colpo dal Giappone. Yuto Nagatomo. Operazione in prestito con diritto di riscatto dal Tokyo. 300.000 euro per il prestito, 1,6 milioni per il riscatto. A gennaio poi la cessione all'Inter in prestito con obbligo di riscatto, per un'operazione da 7 milioni più il prestito di Santon e le comproprietà di Garritano e Caldirola. L'Inter trova un accordo con il Cesena per un pagamento triennale. Così la comunicazione del club romagnolo ai giapponesi. "Possiamo pagare in tre anni, proprio come ci pagherà l'Inter". Conferenze in video, mediazioni, telefonate. Nulla da fare.

I giapponesi sono irremovibili. E il Cesena del presidente Campedelli - oggi all'Olhanense - non paga subito 1,6 milioni. Intanto il bilancio del club viene approvato dai soci, anche da Lugaresi oggi presidente e all'epoca socio per il 30%. Dunque l'attuale presidente era al corrente già qualche anno fa della situazione. Il Tokyo intanto ha continuato a chiedere il pagamento della cifra mancante, senza comunque creare mai particolari problemi. Poi le vie legali tramite la Fifa. Un passaggio normale. E una situazione di cui il Cesena era a conoscenza già da tempo e che presto troverà una soluzione.

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