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esclusiva

Caso Parma, Giallombardo: "La mia carriera chiusa in anticipo"

ESCLUSIVA TMW - Caso Parma, Giallombardo: "La mia carriera chiusa in anticipo"TUTTO mercato WEB
© foto di Federico De Luca
giovedì 5 marzo 2015, 17:202015
di Gaetano Mocciaro

242 tesserati, questo era il Parma di Ghirardi. Un club che negli anni ha visto crescere in maniera esponenziale la sua rosa, apparentemente senza un filo logico. Molti a Collecchio ci sono stati solo al momento della stipula del contratto e buona parte l'ha fatto quando la parabola della propria carriera è in discesa. Giocatori presi e immediatamente smistati in club amici. Qualcuno è rientrato e si è trovato in una condizione di separato in casa. Andrea Giallombardo ha una lunga carriera alle spalle. La Serie A l'ha giocata con le maglie di Livorno, Lazio e Messina. Le ultime stagioni l'hanno visto all'Ascoli, in B, con una prospettiva di chiudere la carriera tra il torneo cadetto e la Lega Pro. Prima della chiamata a sorpresa del Parma, nel 2013, a quasi 33 anni. Il terzino ai microfoni di Tuttomercatoweb racconta: "Posso dure che è stato il Parma a chiamare me e non io a cercarli. Io avevo all'epoca un contratto con l'Ascoli".

Non ti ha sorpreso la chiamata di un club di Serie A?

"Ero consapevole del fatto che sarei andato immediatamente in prestito. Sapevo il Parma come società solida, non ci ho messo molto ad accettare. Poi, quando ho iniziato a vedere che continuavano a tesserare giocatori su giocatori, qualche domanda me la sono posta. Anche perché di solito un club prende giocatori giovani e li manda in prestito per crescere. E non degli over 30".

Come ti è stata prospettato il tutto da Parma?

"Mi hanno detto che avevano tante collaborazioni in Lega Pro e siccome dovevo valutare gli ultimi anni di carriera, ciò che mi interessava era divertirmi e stare tranquillo con la solidità del Parma a coprire le spalle".

Primo anno in prestito al Gubbio. Poi il rientro a Parma, senza ricollocarti. Cosa è successo?

"Sapevo di non rientrare nei piani della prima squadra del Parma. Il problema è che con il discorso dell'età media posto dalla Lega Pro per un giocatore della mia età, se pur con la carriera che ho fatto, diventa difficile trovare una collocazione. Da Parma mi hanno dato il nulla osta per restare a casa e così sono qui che aspetto. Diciamo che è come se avessi chiuso la carriera".

Hai mai avuto dei confronti con Ghirardi e Leonardi?

"Li ho visti solo alla stipula del contratto. Poi basta".

Quali sono le tue prospettive?

"Sto facendo il corso di allenatore. Poi vediamo cosa uscirà fuori".

Quanta amarezza c'è nel vedere di fatto una carriera interrotta?

"Tanta, perché avrei potuto ancora divertirmi per qualche anno".

Qualcuno dei tuoi compagni del Parma ha chiesto e ottenuto la rescissione del contratto

"L'ho chiesta anch'io ad agosto. C'è stata la richiesta di una buonuscita, ma nonostante non si parlasse di cifre importanti i costi per il club sarebbero stati pressoché gli stessi se avessi mantenuto il contratto in essere".

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