Cobolli Gigli: "Juve più forte. Napoli primo avversario"

Ai microfoni di Tuttomercatoweb.com Giovanni Cobolli Gigli, ex presidente della Juventus, ha commentato il mercato della compagine bianconera: "Premetto sempre che le mie sono semplici opinioni da tifosi, ma credo che la società si sia rinforzata molto, anche se poi ha dovuto cedere alcuni elementi di livello fra questi un giovane di grande prospettiva come Marrone. E' evidente che dispiace sempre lasciar partire giocatori come Matri e Giaccherini che hanno contribuiti ai successi di questi ultimi due anni, ma dico anche che sono felice che sia rimasto Quagliarella, un calciatore che potrebbe risultare importante per centrare gli obiettivi italiani e internazionali che la Juventus si è posta. Ripeto, a mio avviso la società ha lavorato bene e i primi risultati mi stanno dando ragione".

Mister Conte sulle cessioni di Matri e Giaccherini ha detto che sono l'esempio delle difficoltà economiche del calcio italiano.
"Non voglio assolutamente entrare in polemica con Conte, ma credo che tutta l'Italia sia in difficoltà. Gli azionisti di riferimento della Juventus lo sono anche della Fiat e devono tenere conto della complicata situazione economica generale. Non possono certo comportarsi come dei Maraja proprietari di pozzi di petrolio. Gli investimenti devono essere oculati e quest'anno il mercato lo ha mosso solo De Laurentiis grazie alla clausola di Cavani".

Parlando delle avversarie della Juventus, quali vede favorite per la lotta al trono bianconero?
"Direi il Napoli prima di tutto, ma anche il Milan che con Kakà ha ritrovato un giocatore potenzialmente fortissimo. Per inciso faccio i complimenti ad Adriano Galliani che si è dimostrato ancora una volta la volpe più astuta del calcio italiano. In seconda fila, poi, vedo Fiorentina, Inter e Roma che sono partite molto bene".

Chiudiamo con quella che è a suo avviso la pecca della nuova Juventus.
"Si è parlato per molto tempo di Isla e Zuniga per le corsie esterne. Il fatto che niente si sia concretizzato per i due giocatori mi fa pensare che qualcosa si sarebbe potuto ancora fare".