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esclusiva

C.Pin: "Verona, Sogliano via perché non ci sono più soldi"

ESCLUSIVA TMW - C.Pin: "Verona, Sogliano via perché non ci sono più soldi"TUTTO mercato WEB
© foto di Federico De Luca
venerdì 29 maggio 2015, 13:142015
di Pietro Lazzerini

Il Verona è pronto ad aprire un nuovo corso dopo l'addio del ds Sean Sogliano. Il presidente Setti potrebbe affidare la direzione sportiva a Riccardo Bigon, ma ancora ci sono molti aspetti che dovranno essere definiti. Per parlare del futuro del club gialloblu, la redazione di Tuttomercatoweb.com ha contattato in esclusiva l'ex difensore dei veronesi Celeste Pin:

Come legge la decisione di Sogliano di lasciare il club?
"Penso che siano nate divergenze di mercato direttamente con il presidente, perché un dirigente come Sogliano vuole operare e vuole farlo in modo esteso e in questo momento non credo che il Verona se lo possa permettere".

In che senso?
"Non c'è più benzina, altrimenti sarebbe rimasto anche Sogliano. Se non ci sono soldi è difficile che un dirigente capace come lui resti in una realtà minore come Verona. Anche le voci sulla possibile cessione del club da parte di Setti non fanno certo ben sperare".

Però si parla di Bigon come futuro ds...
"Finché non vedo non credo. Anche lui è un dirigente di primo piano, viene dal Napoli, è abituato a fare un mercato importante. Vero è, che se il Verona vuole continuare a far bene sia in campionato che sul mercato, come fatto negli ultimi due anni, allora servirà per forza un ds di ottimo livello".

Pensa che in futuro il Verona possa alzare l'asticella?
"E' difficile. Non tutti gli anni ti capita di pescare giocatori come Jorginho o Iturbe. Se riuscissero ad azzeccare un paio di scommesse alla Toni, allora chissà. Ma al momento la vedo veramente dura".

Toni domenica potrebbe diventare il più 'vecchio' capocannoniere della Serie A, che messaggio si evince da questo risultato?
"Che la carta d'identità conta sempre, ma fino ad un certo punto. Conta anche la professionalità e le qualità dei singoli giocatori. Toni è un campione che si è rimesso in gioco vincendo la propria scommessa. Penso che possa essere un messaggio positivo anche per le prossime generazioni, oltre ad un avvertimento per i giovani".

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