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esclusiva

De Sisti: "Roma, nun fa' la stupida stasera"

ESCLUSIVA TMW - De Sisti: "Roma, nun fa' la stupida stasera"TUTTO mercato WEB
© foto di Aldomaria Canalini
domenica 21 ottobre 2012, 12:002012
di Elena Rossin

Abbiamo intervistato in esclusiva Giancarlo De Sisti, ex calciatore che dopo aver fatto tutta la trafila delle giovanili nella Roma ha giocato in prima squadra dal 1960 al '65 e poi dal 1974 al '79, attualmente è allenatore e dirigente sportivo e commentatore di programmi radiofonici e televisivi. Dal 2009 è testimonial della Figc ed è inoltre ambasciatore del settore giovanile e scolastico della Federazione stessa. Con lui abbiamo parlato della sua ex squadra che questa sera dovrà affrontare a Marassi il Genoa.

Genoa-Roma chiude l'ottava giornata di campionato che partita sarà?
"Il discorso è quello che si fa sempre quando una squadra va ad affrontare in trasferta un'altra sulla carta meno forte: se la Roma giocherà da Roma ipotecherà buona parte del risultato, direi due terzi del risultato abbondantemente, se non giocherà da Roma e il Genoa giocherà da Genoa allora i giallorossi rischieranno forte perché i rossoblu in casa stanno dimostrando di essere una buona formazione e hanno elementi che si stanno riprendendo, alcuni anche romanisti come Immobile, che con la nazionale Under 21 sta facendo bene, e altri giocatori che stanno riprendendo quota rispetto alla stagione scorsa. La Roma deve stare tranquilla, risolti quei problemi di rapporti interpersonali che ci sono in questo periodo, credo che sarà destinata a fare bene perché è una buona squadra con un buon allenatore".

I rapporti all'interno dello spogliatoio, l'ultimo difficile in ordine di tempo quello fra De Rossi e Zeman, quanto possono influire sul rendimento della squadra?
"La stima e la fiducia reciproca sono importanti per risolvere i problemi. L'allenatore decide e un giocatore come De Rossi sa giocare a calcio quindi il problema dovrebbe essere risolto alla base. Anche in Nazionale De Rossi gioca in quella posizione dove vorrebbe farlo giocare Zeman, solo che in azzurro nel cuore del centrocampo c'è Pirlo e nella Roma c'è Tachtsidis, ma questi sono problemi che tutti noi viviamo da esterni e che devono essere risolti all'interno dello spogliatoio".

La Roma ha una rosa di giocatori che possano competere per i primi posti in classifica però sul piano del gioco fa fatica. Come si piega?
"La Roma deve dare continuità alle fasi positive, a quegli scampoli o tempi di partita che hanno visto la Roma giganteggiare, perché in alcuni secondi tempi e in altre fasi la Roma non è sembrata una grande squadra. Ritengo però che quando una squadra dimostra di arrivare ad alti livelli vuol dire che la sua asticella deve essere alzata e non come avvenuto in parecchi casi tra primo e secondo tempo fra prestazioni ottimali e altre deludenti, quindi penso che ci sia da trovare un equilibrio e penso che se le cose andranno bene come si può immaginare questo equilibrio sarà trovato tra non molto e si potrà trarre un primo bilancio a metà girone di andata".

Tatticamente cosa rischia la Roma a Genova?
"Il Genoa ha un centrocampo con buoni giocatori che hanno buona gamba e ha nella fase offensiva due giocatori, Borriello e Immobile, da tenere sotto controllo e anche Bertolacci, che si è formato a Roma e che gioca da trequartista. Tutti e tre possono rappresentare delle insidie e non c'è da sottovalutare Piscitella, che magari inizialmente sarà in panchina, ma che è un'ala forte e ha inventiva. Però non so se il Genoa affrontando la Roma giocherà con due punte e un trequartista. Oltretutto i rossoblu quando giocano in casa riescono a rendere ancor di più rispetto a quando gareggiano in trasferta, quindi la Roma deve tener conto anche di questo".

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