Menu Serie ASerie BSerie CCalcio EsteroFormazioniCalendari
Eventi LiveCalciomercato H24MobileNetworkRedazioneContatti
Canali Serie A atalantabolognacagliariempolifiorentinafrosinonegenoahellas veronainterjuventuslazioleccemilanmonzanapoliromasalernitanasassuolotorinoudinese
Canali altre squadre ascoliavellinobaribeneventobresciacasertanacesenalatinalivornonocerinapalermoparmaperugiapescarapordenonepotenzaregginasampdoriaternanaturrisvenezia
Altri canali serie bserie cchampions leaguefantacalcionazionalipodcaststatistichestazione di sosta
esclusiva

Fulgoni: "Buffon e Sirigu le grandi gioie della mia vita"

ESCLUSIVA TMW - Fulgoni: "Buffon e Sirigu le grandi gioie della mia vita"TUTTO mercato WEB
© foto di Federico De Luca
giovedì 16 luglio 2015, 11:352015
di Simone Lorini

Ex preparatore dei portiere di Parma, Cesena, Cagliari etc, Ermes Fulgoni, primo insegnante del grande Gianluigi Buffon racconta ai nostri microfoni l'esperienza in Giappone da cui è reduce: "E' stato molto interessante, ho fatto tre mesi al FC Tokyo e nella sosta per il Mondiale sono tornato a casa. Tuttavia di recente ho avuto problemi familiari e preferito rientrare in casa, facendo la rescissione del contratto. Avevo già allenato diversi portieri giapponesi, il titolare della Nazionale per un mese all'anno faceva sessioni personalizzate con me. Mi hanno chiesto di tornare e ho dato un po' dei consigli ai preparatori locali. Lì sono bravi, hanno giocatori di qualità anche se manca l'inventiva, sono tutti schematizzati. Non c'è sorpresa, il calcio non è matematica, è imprevedibile, bisogna allenatore in un altro modo, ma è stato molto interessante. Ho avuto consensi enormi, all'università in cui lavoravo c'erano portieri già di nome, ma ai miei corsi venivano dal tutto il Giappone, anche da 400 chilometri".

Ha trovato nuovi Buffon?
"C'è qualche portiere che merita, soprattutto quelli che lavorano con l'Università. Sicuramente ho notato qualcuno che avrebbe possibilità di venire in Europa".

A proposito di Buffon, da cosa ha capito il valore di Gigi?
"Beh, subito! L'ho preso in giornata senza neanche vederlo in partita. Gli avevo pronosticato un futuro luminoso, a 20 anni in Serie A e poi in Nazionale ma lui è stato ancora più veloce, a 17 anni giocava in Serie A e a 19 in Nazionale. Anche da giovane lo volevano tante squadre, ma lui esteticamente non era il massimo. Ma quanto era sveglio, velocissimo a capire le cose, impressionante. Quando calciavano in porta, lui aveva una velocità di pensiero straordinaria, capiva e faceva tutto quello che gli dicevo, una capacità di apprendimento incredibile. Un fenomeno sotto questo aspetto qui".

Punti in comune con Sirigu ce ne sono, a parte i suoi insegnamenti?
"Lui è più grezzo, non ho avuto modo di lavorarci in maniera altrettanto approfondita. Non ha paura, grande personalità ma ha anche qualche limite. Anche a lui comunque ho previsto un grande futuro e ho avuto ragione. Ad Ancona sia lui che Da Costa non avevano tanta fiducia dall'ambiente, ma io all'allora tecnico ho detto che in mano avevamo dei portieri da Serie A. Abbiamo lavorato duro insieme e poi a Palermo è diventato titolare, come gli avevo promesso. Per me sono state grandi gratificazioni, sono una persona semplice e i miei valori sono diversi da quelli moderni. Questi due ragazzi, Sirigu e Buffon, mi hanno dato tante gioie".

Un giovane portiere per il futuro?
"Se qui in Italia capiscono qualcosa riprendono Marco Silvestri, è il futuro portiere della Nazionale. Cellino lo ha visto e l'ha portato al Leeds, perché non è stupito. Perin è altrettanto un buon portiere, così come Leali, anche Sportiello come copertura di porta è un giocatore importante. Silvestri però di più ha il fisico. Neuer tecnicamente non è un fenomeno ma quando è in porta ti mette soggezione e questo fa la differenza".

© Riproduzione riservata