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esclusiva

Grifo: "Nato in Germania ma sogno la maglia dell'Italia"

ESCLUSIVA TMW - Grifo: "Nato in Germania ma sogno la maglia dell'Italia"TUTTO mercato WEB
giovedì 20 ottobre 2016, 08:302016
di Gaetano Mocciaro

Sono sempre di più gli italiani nati e spesso cresciuti all'estero. Roberto Soriano e Nicola Sansone sono gli ultimi due esempi, così come Roberto Di Matteo in passato. Daniel Caligiuri un anno fa fu convocato da Antonio Conte. Quest'anno si affaccia al grande calcio Vincenzo Grifo. Nato a Pforzheim da genitori italiani e con la voglia di vestire la maglia azzurra. Ci è già riuscito con l'Under 20, il sogno è convincere Ventura a suon di prestazioni col Friburgo. Intanto Grifo, 23 anni, ha realizzato il suo primo gol in Bundesliga ed è fra i migliori assist-men del maggior campionato tedesco. Proprio l'attaccante si racconta ai microfoni di Tuttomercatoweb.

Vincenzo Grifo, italiano, ma nato a Pforzheim. Come inizia la tua storia?
"I miei genitori si sono trasferiti 30 anni fa in Germania, mio padre siciliano e mia mamma pugliese. Hanno fatto dei sacrifici, cominciato a lavorare in Germania e hanno deciso di rimanerci. Io sono nato in questo piccolo paese, dove c'è poco da fare ma che per fortuna è tra due città come Stoccarda e Karlsruhe che sono belle da visitare".

I tuoi legami con l'Italia restano molto forti
"Vengo in Italia sempre, anche perché ho i nonni in Sicilia e in Puglia e una zia a Modena. E poi con i genitori parliamo italiano, con i fratelli invece il tedesco. E poi anche in Germania guardo sempre la televisione italiana, mi tengo sempre aggiornato".

Da italo-tedesco come vedi la differenza fra le due culture?
"Diciamo che i tedeschi sono dei grandi lavoratori e molto precisi. Noi siamo più tranquilli, rilassati".

A livello calcistico che differenze vedi?
"Serie A e Bundesliga per me sono i migliori campionati in assoluto, perché a livello tattico sono molto avanti. La Bundesliga inoltre è anche un campionato piuttosto fisico".

Hai già vestito l'azzurro con l'Under 20. Sei ancora deciso a rappresentare l'Italia o prendi in considerazione la Germania?
"La mia idea è sempre di rappresentare l'Italia. Sono cresciuto con amici italiani, abbiamo sempre tifato per l'Italia. Anche nelle partite contro la Germania. Sia chiaro, amo la Germania e vivo benissimo qui. Ma se si tratta di pallone il mio cuore è italiano. E sì, quando abbiamo vinto nel 2006 e nel 2012 ho festeggiato (ride, ndr)".

Giocatori come Di Matteo, Soriano e Sansone per farsi notare dalla nostra Nazionale si sono trasferiti in Serie A. Anche tu punti a venire in Italia?
"A volte penso all'Italia, ma in Germania sto bene e penso che la Bundesliga sia una grande vetrina. Ci sono squadre importanti che giocano la Champions League, per cui non credo sia un problema. Spero che Ventura mi segua, per me è stato un onore vestire le maglie di Under 20 e Under 21".

Qual è la squadra italiana per la quale fai il tifo?
"Da bambino tifavo Inter. E ancora adesso quando posso seguo i nerazzurri in televisione o anche solo guardando i risultati".

Poche settimane fa hai realizzato il tuo primo gol in Bundesliga. Eppure il tuo esordio risale a qualche stagione fa, all'Hoffenheim. Cosa è cambiato rispetto ad allora?
"Ho iniziato al Karlsruhe, poi mi ha preso l'Hoffenheim e mi ha lanciato in seconda squadra. Ho avuto la fortuna di farmi notare e il tecnico della prima squadra decise di lanciarmi in Bundesliga, dove ho giocato 12 partite, pur senza segnare. Poi mi sono infortunato e la delicata situazione di classifica ha fatto il resto. Il tecnico in una situazione difficile ha preferito puntare su giocatori più esperti. E poi c'erano giocatori come Roberto Firmino e Volland, non era facile per me emergere. Così sono stato mandato in prestito a Dresda, ma anche lì la stagione è stata sfortunata con la squadra è retrocessa. Poi al FSV Francoforte, dove ho trovato un allenatore, Benno Möhlmann, che ha creduto in me. Mi ha dato molta fiducia e ho iniziato a ingranare. Da lì al Friburgo dove è stata una stagione eccezionale, dove ho fatto 14 reti e siamo saliti in Bundesliga. Ed eccoci qua, contro i big. Sono felice, mi sento fisicamente molto bene e voglio fare il massimo per la squadra".

Qual è il tuo ruolo?
"Cambio spesso, ho iniziato come trequartista ma tendenzialmente agisco sulla sinistra dove amo svariare e accentrarmi".

Il passo dalla Zweite Bundesliga alla Bundesliga sembra esser stato digerito facilmente
"Questo grazie ai miei compagni che mi aiutano molto, ma certament ela differenza si sente, qui i difensori sono più bravi e veloci".

Dove ti vedi in futuro?
"Ho un contratto fino al 2019 al Friburgo e sono grato a questo club. Per ora penso a fare bene qui, dove mi trattano bene tifosi, allenatori e staff. Poi dove mi porterà il futuro lo sa Dio".

Hai un messaggio per Ventura?
"No, ma ribadisco che per me sarebbe un sogno vestire la maglia dell'Italia".

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