Menu Serie ASerie BSerie CCalcio EsteroFormazioniCalendari
Eventi LiveCalciomercato H24MobileNetworkRedazioneContatti
Canali Serie A atalantabolognacagliariempolifiorentinafrosinonegenoahellas veronainterjuventuslazioleccemilanmonzanapoliromasalernitanasassuolotorinoudinese
Canali altre squadre ascoliavellinobaribeneventobresciacasertanacesenalatinalivornonocerinapalermoparmaperugiapescarapordenonepotenzaregginasampdoriaternanaturrisvenezia
Altri canali serie bserie cchampions leaguefantacalcionazionalipodcaststatistichestazione di sosta
esclusiva

Grygera: "Buffon, assurde critiche dall'Italia. Oggi sono ds"

ESCLUSIVA TMW - Grygera: "Buffon, assurde critiche dall'Italia. Oggi sono ds"
© foto di Francesco De Cicco/TuttoLegaPro.com
mercoledì 19 ottobre 2016, 18:302016
di Gaetano Mocciaro

Ai microfoni di Tuttomercatoweb è intervenuto Zdenek Grygera, 114 presenze con la Juventus dal 2007 al 2011 e oggi promettente direttore sportivo. Tornato in Repubblica Ceca, è tra gli artefici dell'ottimo campionato dello Zlin, squadra che rappresenta una realtà di 75mila abitanti e che in questo inizio stagione ha persino respirato l'aria da capolista. Insieme abbiamo parlato del suo presente e del passato bianconero, buttando un occhio alle avversarie delle italiane in Europa League:

Zdenek Grygera, qual è la tua nuova vita una volta appese le scarpette al chiodo?
"Sono tornato a casa e faccio il direttore sportivo, manager, nello Zlin. Un ritorno al passato dal momento che sono nella squadra in cui sono cresciuto. Sono lì da due anni e sono molto contento, ho trovato la mia strada. E mi sto togliendo molte soddisfazioni: pur non essendo una grandissima società stiamo tenendo testa alle grandi e attualmente siamo terzi in classifica, davanti a squadre del calibro dello Sparta Praga. Siamo anche stati per un periodo in testa alla classifica. C'è tanto lavoro da fare, mi interfaccio con l'allenatore e la squadra, ho a che fare con i procuratori. E' un lavoro che mi piace di più rispetto a quello di allenatore, perché mi permette di fare più cose".

Immaginiamo che la politica della squadra sia quella di valorizzare giocatori per venderli nei campionati maggiori d'Europa. C'è qualcuno che consigli per la Serie A?
"Preferirei non fare nomi, anche perché non mi sembrerebbe giusto. Però posso dire che ci sono almeno 2-3 giocatori che potrebbero dire la loro in Serie A. In questi giorni ho ricevuto delle chiamate dall'Italia per venire a vedere le nostre partite e visionare i nostri ragazzi. La cosa mi fa piacere, anche per lo stesso movimento della Repubblica Ceca. Dopo Nedved non si sono visti molti giocatori da voi. Ora c'è Krejci che sta facendo bene a Bologna e Schick alla Sampdoria. Mi auguro che si facciano valere".

Un nome proviamo a dirlo noi: Jakub Jugas
"Non nascondo che è un giocatore richiesto, ma non da club di Serie A. Difensore che è cresciuto molto e che può fare una bella carriera".

Nei tuoi 4 anni alla Juventus hai avuto come compagno di squadra Gianluigi Buffon, che è ancora al suo posto e si è rivelato ancora una volta decisivo. Ti aspettavi di ritrovartelo così?
"Certo. Ho visto la partita col Lione ed è stato grandioso. Sono stato sorpreso semmai dalle critiche che gli sono arrivate dopo la partita Italia-Spagna e poi dopo la gara con l'Udinese. Capisco che su Gigi ci siano aspettative maggiori rispetto ad altri perché è riconosciuto nel mondo come uno dei più grandi portieri di tutti i tempi. Mi sorprende ancora di più che le critiche maggiori arrivino dall'Italia. Io posso dire che in Repubblica Ceca è considerato un mito, così come in tutti i paesi in cui sono stato. Gli errori ci possono stare, ma non è giusto attaccarlo così perché un giocatore con la carriera di Buffon merita rispetto".

Che compagno di squadra è stato Buffon?
"Esemplare. Il fatto di potermi allenare con lui, così come con Del Piero, Nedved, Trezeguet e Camoranesi mi ha insegnato e arricchito tanto. Il rapporto al di fuori dal campo con Gigi è stato ottimo, una persona d'oro che mi ha aiutato a inserirmi quand'ero appena arrivato in Italia. Un leader, uno che metteva davanti la squadra a sé stesso e cercava di sistemare le cose che non andavano".

Una battuta, infine, sullo Slovan Liberec prossimo avversario della Fiorentina
"Squadra tosta, che in campionato non ha iniziato bene e sta cercando di sistemare le cose. Ha un ottimo allenatore, di prospettiva. E davanti uno d'esperienza come Milan Baros. La particolarità dello Slovan è che solitamente si esalta in Europa e fa meglio rispetto al campionato, per cui la Fiorentina deve stare attenta".

© Riproduzione riservata