Ielpo: "Ranieri un grande. Bravo a capire l'indole degli inglesi"

Il primo grande exploit di Claudio Ranieri come allenatore fu al Cagliari, portato dalla C1 alla A in due anni per poi conquistare la salvezza nella massima serie. Il grande percorso del tecnico romano (che aveva già guidato Vigor Lamezia e Campania Puteolana) iniziò lì, in una squadra di cui faceva parte anche Mario Ielpo, il portiere dei sardi che adesso - all'indomani del grande successo di Ranieri col Leicester - dice: "Non ho mai avuto dubbi, Claudio è stato ed è una grande allenatore. Ho sempre sottolineato che i suoi successi li ha comunque sempre ottenuti - spiega a Tuttomercatoweb.com - nonostante avesse questa fame di eterno secondo. Ma era un'etichetta ingenerosa. Ha conseguito risultati incredibili, anche il secondo posto della Roma è stato uno dei traguardi più importanti dei giallorossi degli ultimi anni. Il valore di Ranieri non si discute, si può semmai ragionare sul tempismo in cui è andato ad allenare squadre sì grandi ma non nel loro massimo splendore".

Quest'anno quale è stato secondo lei il maggior pregio di Ranieri?
"Credo che gli siano servite molto le esperienze in Inghilterra degli anni scorsi, ha fatto tesoro da quanto ha vissuto in passato. Mi spiego: in Italia siamo molto attenti alla parte tattica, cosa che invece non piace molto ai giocatori inglesi che in vari casi non reagiscono benissimo di fronte a questi tipi di insegnamenti. Ecco, credo che Ranieri sia stato bravo anche a capire l'indole dei calciatori inglesi".

Tornando agli anni di Cagliari, da cosa era rimasto colpito in particolare da Ranieri?
"La dedizione al calcio 24 ore su 24, elemento fondamentale per i successi. Ma mi ha colpito anche una sia frase: "L'importante non è avere un modulo o un'idea vincente, ma convincere i giocatori che quella è l'idea giusta su cui puntare".