Menu Serie ASerie BSerie CCalcio EsteroFormazioniCalendari
Eventi LiveCalciomercato H24MobileNetworkRedazioneContatti
Canali Serie A atalantabolognacagliariempolifiorentinafrosinonegenoahellas veronainterjuventuslazioleccemilanmonzanapoliromasalernitanasassuolotorinoudinese
Canali altre squadre ascoliavellinobaribeneventobresciacasertanacesenalatinalivornonocerinapalermoparmaperugiapescarapordenonepotenzaregginasampdoriaternanaturrisvenezia
Altri canali serie bserie cchampions leaguefantacalcionazionalipodcaststatistichestazione di sosta
esclusiva

Karlsen: "Ecco i segreti del Monaco. Juve modello per tanti"

ESCLUSIVA TMW - Karlsen: "Ecco i segreti del Monaco. Juve modello per tanti"TUTTO mercato WEB
© foto di Matteo Gribaudi/Image Sport
giovedì 26 marzo 2015, 16:272015
di Marco Conterio

Quella di Tor-Kristian Karlsen è una bella storia. Ha lavorato come scout per tanti club, come il Grasshopper, il Watford, il Bayer Leverkusen, l'Hannover, lo Zenit e come ds per il Fredrikstad prima di diventare uomo mercato del Monaco e successivamente CEO del club monegasco che affronterà la Juventus nel prossimo turno di Champions League. E di questo, ma pure del mercato viola, parla in esclusiva per Tuttomercatoweb.com.
Tatticamente, che squadra è quella del Principato?
"E' una squadra disciplinata, con una forte asse centrale -difensore centrale, centrocampista e portiere-, come forza ed esplosività sugli esterni. Come mostrato contro l'Arsenal, il Monaco è pericoloso sui contrattacchi, mentre quando devono dettare il gioco sono meno efficaci. E' una squadra giovane, che sta però migliorando".
E' stato ds e CEO del Monaco: come è stato lavorare con Rybolovlev?
"E' stato bello, conosce molto il calcio e dà tanta fiducia al management. Prende lui le decisioni 'sensibili' ed è sempre disponibile".
Inizialmente sono arrivati Falcao, Moutinho e non solo. Perché, poi, è cambiata la strategia?
"Il piano era quello di iniziare con forti investimenti per costruire una base importante per la squadra. Aggiungendo, poi, giocatori giovani e promettenti e mi pare che la strategia funzioni bene, considerando il valore della squadra e le performances attuali".
Quindi il piano di essere la prima alternativa al PSG non è terminato?
"Con OM e Lione, il Monaco continua e continuerà per lottare per i vertici. E' una squadra giovane che sta migliorando ed ha un allenatore giovane e di grande qualità come Leonardo Jardim".
Cosa pensa di Martial e Kondogbia?
"Non credo che abbia piani per vendere i ragazzi ma è normale che in molti siano interessati. Soprattutto Martial, ha un potenziale infinito, ha tutto per diventare un vero top player".
La Juventus: quali, per lei, punti di forza e punti deboli del club?
"Non vedo grandi pecche.

Sono un club con infrastutture eccellenti, tradizione e grande società. Le basi sono estremamente solide. Magari c'erano dubbi su Allegri, ma sta provando di essere un mister di prima classe. La squadra è costruita con attenzione ed intelligenza, con opzioni su tutte le posizioni. Stanno diventando un modello da seguire per tutti, e tanti complimenti vanno a Marotta e Paratici. E' importante, importantissimo, avere un top management con visione e know-how".
Cosa pensa del campionato italiano e del 'nostro' modo di far mercato?
"Amo l'Italia ed il calcio italiano. Seguo la A dagli anni '80, ho anche imparato la lingua viaggiando spesso in Italia per imparare tanto dal vostro modo di giocare e per prendere ispirazione. Per me è il calcio più sofisticato in quanto a tattica, conoscenza dei giocatori e scouting. Negli anni ho cercato di prendere il meglio da molti, specialmente Aldo Pecini, uomo di grande conoscenza ed integrità, che mi ha aiutato a conoscere nuovi metodi ed a migliorarmi".
Uno dei suoi maestri, dunque.
"E' senza ombra di dubbio l'artigiano del calcio, l'artista migliore che abbia conosciuto. Ed al Monaco ho lavorato anche con Claudio Ranieri e col suo staff, tutti eccellenti professionisti, così come ero con il dt Riccardo Pecini, ora alla Sampdoria. E' sempre giovane ed un giorno sarà ds di un grande club, in A o in Premier League, ne sono certo".
Le piacerebbe venire qui?
"Continuerò a viaggiare per l'Italia, in primis per viaggiare. Però ci sono sicuramente alcuni dei migliori dirigenti ed osservatori del globo, per noi stranieri c'è davvero poco da aggiungere".

© Riproduzione riservata