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esclusiva

Kolyvanov: "Auguri Bologna. Zeman e Ulivieri, che maestri"

ESCLUSIVA TMW - Kolyvanov: "Auguri Bologna. Zeman e Ulivieri, che maestri"
sabato 3 ottobre 2015, 08:002015
di Gaetano Mocciaro

Bologna oggi compie 106 anni. Ai microfoni di Tuttomercatoweb un idolo degli anni '90 della squadra rossoblù fa gli auguri al glorioso club, Igor Kolyvanov: "Seguo ancora con grande affetto il Bologna, anche dalla Russia. E' stata una grande gioia rivedere la squadra tornare in Serie A, categoria dove deve stare. Mi spiace vedere che sia partita male ma c'è ancora tutto il tempo per riprendersi. Bologna mi ha dato tanto e ricordo con affetto la città e i tifosi. Per me poi Renzo Ulivieri è stato importantissimo. Così come ricordo con piacere gli anni di Foggia e un tecnico come Zeman. Ho fatto tesoro degli insegnamenti per la mia carriera di allenatore".

Nonostante gli investimenti di Saputo il Bologna è in difficoltà. Uno su tutti, Mattia Destro, non ha ancora segnato
"Da allenatore ed ex attaccante mi sento di dire a Destro: non mollare, tieni duro che il gol arriverà. Un attaccante non deve perdere la fiducia dell'ambiente e ai tifosi dico di aspettarlo".

Lei è entrato nei ranghi della Federazione russa prima, ora allena nel massimo campionato
"Da qualche anno sono alla guida dell'Ufa. Abbiamo fatto una scalata dalla terza divisione al massimo campionato e dopo esserci salvati l'anno scorso stiamo avendo delle difficoltà. Ci sarà qualcosa da rivedere sul mercato e la speranza è quella di correggere qualcosa non appena verrà ri-aperta la finestra dei trasferimenti".

La Russia ospiterà il Mondiale 2018 ma sembra esserci carenza di talenti
"Ci sono un po' di problemi. I giocatori che fecero benissimo a Euro 2008 sono invecchiati ed è mancato il ricambio generazionale. Rispetto ai miei tempi, poi, c'è da dire che con la dissoluzione dell'Unione Sovietica i giocatori a disposizione sono diventati meno".

Guardando da fuori: che idea si è fatto del calcio italiano?
"Campionato che rimane sempre competitivo. Certo, non è più quello dei miei tempi dove era la massima aspirazione per i migliori giocatori in circolazione e dove era difficile sfondare".

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