Menu Serie ASerie BSerie CCalcio EsteroFormazioniCalendari
Eventi LiveCalciomercato H24MobileNetworkRedazioneContatti
Canali Serie A atalantabolognacagliariempolifiorentinafrosinonegenoahellas veronainterjuventuslazioleccemilanmonzanapoliromasalernitanasassuolotorinoudinese
Canali altre squadre ascoliavellinobaribeneventobresciacasertanacesenalatinalivornonocerinapalermoparmaperugiapescarapordenonepotenzaregginasampdoriaternanaturrisvenezia
Altri canali serie bserie cchampions leaguefantacalcionazionalipodcaststatistichestazione di sosta
esclusiva

Mannone: "Sunderland, un'altra impresa. Futuro? Mai dire mai"

ESCLUSIVA TMW - Mannone: "Sunderland, un'altra impresa. Futuro? Mai dire mai"TUTTO mercato WEB
venerdì 6 gennaio 2017, 17:532017
di Marco Conterio

Il 2 gennaio 2017, i tifosi del Liverpool in visita allo Stadium Of Light hanno rivisto con ben poco piacere il sorriso italiano e i guantoni di Vito Mannone. Che nel 2-2 finale è stato eroe, man of the match e vero simbolo della formazione di David Moyes insieme al connazionale Fabio Borini. "Vito Mannone is more than just a capable deputy, ha scritto il Sunderland Echo nel day after. Più di una semplice riserva. Uno che dopo un brutto infortunio ha ripreso il posto tra i pali per il ko dell'inglese Pickford e che con la gara col Liverpool, ha intenzione di gridare a suon di parate la sua voglia di indossare ancora la numero uno. "Per noi non è una stagione semplice -spiega Mannone a Tuttomercatoweb.com-, l'ennesima. Però l'abbiamo sempre ribaltata, ce l'abbiamo sempre fatta".
Sembra endemico, per il Sunderland, vivere sull'orlo del precipizio.
"Tanti cambiamenti non sono mai facili da assorbire. Però non sta a me giudicare, noi nonostante tutto siamo sempre rimasti in Premier League facendo prestazioni pazzesche contro grandi club, conquistato salvezze impensate come quella della scorsa stagione".
Ora dovete riprovarci.
"Ancora una volta. Ce la faremo".
Dal 2006 in Inghilterra. Oramai è Mister Mannone, più che Signor Mannone.
"Sono un italiano inglese. E' l'undicesima stagione qui, sono nel miglior campionato del mondo ma non sta a me dirlo. Farne parte, affrontare certi giocatori di livello mondiale, è sempre un onore".
Poi scendiamo nel particolare ma è vero che stava per andare via?
"Prima dell'apertura del mercato c'erano squadre interessate a prendermi. Dopo l'infortunio non giocavo, ora sono qui con la maglia da titolare del Sunderland. Sì, c'è interesse da parte di alcuni club per gennaio, ma vedremo quel che accadrà. Voglio giocarmi sicuramente le mie chance".
Diceva dei big di Premier: chi il più tosto da affrontare, da portiere?
"Ogni estate la situazione peggiora... Uno dei più tosti è Aguero ma le prime otto, in generale, hanno tutte campioni imprevedibili".
Tosta, in effetti.
"Senza nulla togliere agli altri campionati, fare il portiere qui è più difficile. C'è l'imprevedibilità di almeno un campione per squadra, ritmi più alti, meno protezione in difesa e gioco più fisico. Non succederà mai in Italia di trovarsi, per un estremo difensore, accerchiato dai blocchi di 3-4 giocatori durante un corner. In Serie A fischiano fallo...".
In Inghilterra?
"Auguri".


Terra di portieri, la Premier League.
"Courtois, De Gea. Poi Cech, gran portiere da una vita, senza scordare Lloris. Però pensate a De Gea: i primi anni ha fatto una fatica mondiale. Prendete Bravo del City: è arrivato dal Barcellona con l'appellativo di 'fenomeno', ora sta faticando. E' questione di impostazione tattica: in Italia colmiamo con la nostra grande tecnica, ma diciamo che mi sarebbe piaciuto vedere qualche altro grande portiere nel mondo testarsi qui in Premier League".
Dove resterà, Mister Mannone?
"Non si sa mai, in futuro. Lascio le porte sempre aperte. Un giorno siamo qui, uno là... Sono cresciuto da bambino col sogno della A, non avrei mai immaginato di intraprendere questa carriera. Sono qui, sono sul treno, e viaggio volentieri".
Destinazione Nazionale?
"Per l'Italia è sempre stata dura. Però so che, con piacere, il preparatore dei portieri azzurro mi segue. Spero di continuare a dimostrare le mie qualità, esser preconvocato è stata una grande chance e voglio ritrovare il mio sogno, la maglia dell'Italia".
Il primo sogno l'ha vissuto da giovane, vestendo la maglia dell'Arsenal.
"Ero giovane, molto. Ho appreso tanto, sono diventato il portiere che sono oggi lì, negli anni londinesi. E' stata un'esperienza fantastica, ho giocato con giocatori incredibili. E' stato bellissimo, avrei chiaramente voluto vestire più a lungo la maglia dei Gunners mami sono tolto le mie soddisfazioni, ho fatto i miei 'run' di partite mai durati troppo purtroppo. Però porto a casa un'esperienza fantastica".
Ha dei rimpianti?
"Rifarei tutto. Certo, avrei voluto essere il titolare dell'Arsenal, per anni. Però sono contento di dove sono, di quello che ho fatto. Ho dimostrato, poi, di essere un portiere da Premier League, come pensavo di essere".
Con Wenger si è chiarito?
"Ma sì. Ho parlato poi anche con Wenger, nonostante gli alti e bassi del passato. Mi invitò nel suo ufficio, facendomi le sue congratulazioni per una partita giocata contro, era contento della mia carriera".
La vince Conte questa Premier League?
"Ha un'ottima possibilità. Sono un'ottima squadra, col lavoro del mister stanno facendo grandi cose. E' una formazione solida, per come l'ho vista giocandoci contro sta facendo qualcosa di eccezionale".

© Riproduzione riservata