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esclusiva

Mboma: "Parma, all'estero ti stanno dimenticando in fretta"

ESCLUSIVA TMW - Mboma: "Parma, all'estero ti stanno dimenticando in fretta"TUTTO mercato WEB
© foto di Giovanni Padovani
sabato 10 ottobre 2015, 07:502015
di Gaetano Mocciaro

Ai microfoni di Tuttomercatoweb Patrick Mboma, fra i giocatori più rappresentativi della storia del Camerun (grande protagonista della medaglia d'oro Sydney nel 2000) e vecchia conoscenza del calcio italiano ci racconta le sue esperienze attuali, facendo un'analisi del calcio nel paese africano oltre a ricordare le sue esperienze con le maglie di Cagliari e Parma:
Patrick Mboma, cosa fa adesso?
"Dopo aver appeso le scarpe al chiodo nel 2005 ho lavorato come agente di calciatori per 3 anni e ho seguito tutti i campionati. Ora lavoro a Canal + dove mi occupo del calcio spagnolo, inoltre seguo il corso d'allenatore in Francia e nel frattempo alleno l'Under 19 del Paris FC".

Vede quindi il suo futuro da allenatore
"Sì, ma devo essere sincero: non in Francia. Spero di fare il mio lavoro all'estero, vedremo poi dove: può essere l'Africa, può essere il Giappone dove ho giocato per diversi anni. So che non sarà facile come strada, anzi, c'è la possibilità di trovare tante porte chiuse. L'importante è che tutti abbiano le stesse opportunità e non che qualcuno senza patentino parta subito ad allenare una grande squadra. Solo il tempo dirà come andrà a finire, di certo voglio costruirmi un futuro da tecnico".

Segue ancora il Cagliari, dove ha giocato per due anni?
"Diciamo che faccio il tifo a distanza per i rossoblù e mi è capitato un paio di volte da quando ho lasciato l'Isola di tornare. E' un grande dispiacere vedere il Cagliari in Serie B. Vero che i tempi di Riva non so se torneranno mai e anche quelli con Oliveira dove si lottava per la Coppa Uefa sono lontani, ma la piazza è di quelle da Serie A. Può capitare che una squadra di seconda fascia abbia una stagione sfortunata e scenda. Spero nella risalita immediata nel massimo campionato".

Il Parma invece sta ricominciando dalla Serie D
"La cosa che mi addolora è come all'estero la gente si sia dimenticata in fretta di questa squadra. Ho avuto la fortuna di giocare con giocatori come Buffon e Thuram e gli anni prima ancora sono passati campioni come Crespo o Veron. Eppure quando dico di aver giocato nel Parma la gente crede che abbia giocato in una piccola squadra, di conseguenza che non abbia fatto niente di eccezionale. Invece ero in uno dei club più forti al mondo. Mi spiace per come sia crollato tutto sin dall'era di Tanzi. Ad ogni modo ho un bel ricordo di Parma, la qualità della vita era ottima, si viveva in tranquillità".

Parliamo del calcio africano, in particolar modo del Camerun. Da 30 anni si dice che sia il calcio del futuro eppure non si è mai andati oltre un certo livello
"Parlo del Camerun e dico che è evidente come il calcio non possa crescere visto che abbiamo dei dirigenti che pensano ai propri interessi, a farsi i soldi, invece che far crescere il calcio. Abbiamo una nuova scuola dirigenziale ma in realtà le persone sono le stesse. Arriveranno senza dubbio dei grandi giocatori perché è uno sport popolare e tutti ci giocano, ma finché manca l'organizzazione il Camerun non potrà mai crescere. Le stesse accademie, per esempio, sono gestite da persone che non hanno mai allenato".

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