Miccoli e l'inchiesta FIGC, l'avvocato: "Niente caccia alle streghe"

Già questo pomeriggio l'avvocato dell'attaccante del Palermo Fabrizio Miccoli aveva preso le difese del suo assistito attraverso TuttoMercatoWeb.com.
Miccoli secondo quanto apparso su alcuni organi di informazione avrebbe intrattenuto dei rapporti con persone legate alla mafia e sarebbe stato intercettato mentre utilizzava delle parole offensive nei confronti del magistrato ucciso dalla mafia Giovanni Falcone. È notizia di poche ore fa che la FIGC ha deciso di aprire un'inchiesta. Francesco Caliandro, legale di Miccoli, sceglie quindi di nuovo TuttoMercatoWeb.com per commentare le ultime sulla vicenda. "Nulla in contrario - dice Caliandro a proposito dell'inchiesta aperta dalla FIGC - anche perché mi sembra nella disponibilità sia della Federazione che della Procura Federale di informarsi sui fatti, ma vorrei ricordare che entrambi gli organi hanno una specifica competenza qualora i fatti oggetto ancora di indagine della Procura della Repubblica ordinaria abbiano attinenza allo svolgimento dell'attività professionale sportiva, quindi mi sento di escludere che si possa trovare secondo quello che stabilisce la legge questa linea di comunicazione tra le due giurisdizioni. L'unica giurisdizione deputata ad applicare il codice ordinario è la Procura della Repubblica.

Credo che si stia facendo molta confusione perché spinti da emozioni incontrollate. Bisogna rimanere nei regolamenti e nelle procedure e non nei comunicati stampa. Che si faccia il percorso istituzionale e non mediatico. Nessuno nega a nessuno diritti e doveri, ma si applichino le regole. Non si faccia la caccia alle streghe".