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esclusiva

Muslimovic: "Dzeko perfetto per la Roma. Juve senza benzina"

ESCLUSIVA TMW - Muslimovic: "Dzeko perfetto per la Roma. Juve senza benzina"TUTTO mercato WEB
© foto di Federico Gaetano
martedì 6 ottobre 2015, 11:522015
di Andrea Losapio

"Non mi sono mai sentito così bene". Zlatan Muslimovic, a trentaquattro anni, continua a giocare nello Zavrč, dopo un'esperienza al Guizhou Renhe, in Cina. "Consiglierei a tutti di andare lì. La preferisco alla Major League Soccer o al Qatar, puoi imparare molto e insegnare altrettanto. È pure una questione sociale".

Qual è l'aspetto più strano?
"Le distanze. Ci sono giorni in cui giochi la Champions League asiatica in Australia. Poi dopo torni in Cina. Poi hai un'altra partita. In una settimana fai trasferte da 7000km a botta".

Sei però rimasto fermo a lungo.
"Ho avuto un infortunio alla schiena, otto mesi fuori, dopo sono andato a curarmi per quattro o cinque mesi. Ora gioco in Slovenia, vogliamo arrivare in Europa League. In tanti pensavano che mi sarei ritirato, ma il calcio è la cosa più bella del mondo".

Com'è il livello in Slovenia?
"È un piccolo paese con grandi giocatori. Cerchiamo di migliorare il calcio balcanico, anche in Bosnia, Croazia, Slovenia...".

E Dzeko?
"Ha incominciato molto bene, poi ha Pjanic che il calcio italiano lo mastica da tempo. Noi abbiamo parlato prima che si trasferisse, il club è giusto per lui, può giocare sempre. È un calcio diverso dagli altri, non c'è solo il fare gol. Seppur il livello si sia abbassato, quello italiano è il calcio migliore del mondo".

C'era Fiorentina-Atalanta, una gara in cui lei ha segnato una doppietta...
"I viola sono una squadra giovane, hanno una buona base, sono fortissimi in ogni reparto. Due o tre giocatori spaccano tra le linee, sono completi e si vede subito. Di solito però non riescono ad arrivare fino in fondo".

Magari è l'anno buono.
"Sarebbe bello, ma è ancora presto. Pure il Sassuolo, dove c'è il mio amico Floccari, gioca molto bene. Però la differenza la fanno i calciatori, la qualità, è normale. L'Inter c'è, ma non credo vada fino in fondo".

E la Juve?
"Sono stanchi dell'anno scorso, è partita un po' così. Le italiane non hanno le rose così larghe da arrivare in fondo a tutte le competizioni, i bianconeri ci sono riusciti ma stanno pagando".

Jack Bonaventura lo ha visto da ragazzino.
"E gli dicevo sempre che era un grande giocatore. Quando è arrivato lui mi sono sentito vecchio, quei ragazzini andavano a mille all'ora. E adesso sono nelle grandi".

Lei nel 2006-07 è stato allenato da Pioli e Ranieri, due allenatori che stanno facendo bene
"Tutti mi chiedono se ho dei bei ricordi e sì, li ho con tutti. Con Pioli ho giocato sempre, cercava la velocità. Mentre con Ranieri venivo utilizzato dietro le punte: Budan e Giuseppe Rossi. Con lui è andata meglio, abbiamo fatto tantissime vittorie, una decina nella seconda parte del campionato, salvandoci alla grande. Tutti gli allenatori, più in generale, mi hanno insegnato molto".

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