Nerbini: "Il mio ricordo di Sibilia. E quell'assegno..."
"Lo ricordo come una persona corretta, competente, che aveva una sola parola. Sapeva relazionarsi con i calciatori con grande personalità e simpatia. Era tanto severo come Gaucci, ma anche generoso. Era un personaggio, come lui ce ne vorrebbero anche in questo momento". Così a TuttoMercatoWeb.com l'avvocato Valentino Nerbini ricorda l'ex presidente dell'Avellino, Antonio Sibilia.
Un ricordo particolare?
"Un mio giocatore, Reincricca, perse un assegno di Sibilia. Chiamai il presidente «Presidente, mando Rencricca dai Carabinieri a fare la denuncia?» la sua risposta fu «Ma sei matto? Nessuno scambia un mio assegno». Quell'assegno era una bomba in mano per chiunque ce l'avesse. Ad Avellino Sibilia era una persona rispettata da tutti. E penso che oggi se vedesse un giocatore tatuato non lo farebbe neanche entrare in campo. Per lui un giocatore con un tatuaggio era un ex carcerato".