Nicoletti: "Ottima rivoluzione viola, e Toni..."

Sicuramente fra le regine del mercato, la Fiorentina ha chiuso con gli acquisti di Llama e con l'incredibile ritorno di Luca Toni. Per parlare dei viola, del mercato in generale ed anche della situazione del suo assistito, Papa Waigo, TuttoMercatoWeb ha contattato l'agente Costantino Nicoletti.

Come valuta in generale questo calciomercato?
"E' un mercato che rispecchia il momento storico che stiamo attraversando. Dove emergono le reali capacità di manager e dirigenti nel fare scelte logiche, oculate ed efficaci".

E, in particolare, quello della Fiorentina?
"Come avevano promesso hanno fatto una rivoluzione: ottima la scelta dell'allenatore, ma si tratta di una squadra che deve raggiungere il suo obiettivo nell'immediato. Mi spiego, a parte Jovetic non ci sono giocatori vendibili in futuro. Concediamo alla squadra il tempo di amalgamarsi e vediamo. Comunque, nel grigiore generale, è una rivoluzione ottima. Forse qualche partenza l'avrei ponderata meglio".

Come si spiegano così tanti arrivi e tante partenze?
"Questa era la rivoluzione che voleva Corvino nel dopo-Prandelli, ma non poté farla perché aveva giocatori con contratti importanti e che non accettavano le offerte che arrivavano. Visti i numerosi contratti in scadenza, adesso è stato possibile farla".

Come vede la trasferta dei viola a Napoli?
"E' il primo vero test per la nuova Fiorentina: incontra una squadra già rodata in un campo molto difficile. Comunque gli stimoli sono alti per far bene e nel caso venisse fuori un risultato negativo non c'è da fare drammi, dato che siamo alla seconda di campionato e con una squadra completamente nuova".

Come valuta l'arrivo di Luca Toni?
"Avevano puntato tutto su Berbatov. Confido nell'ottimo staff tecnico di Montella, che saprà rigenerarlo, oltre che sul calore dei tifosi e della città. L'esperienza e la passione saranno le sue armi".

Qual è la situazione di Papa Waigo?
"A luglio decidemmo di andare ad Ascoli, lui diede la sua parola a Benigni che se avesse fatto bene e si fosse rilanciato, avrebbe fatto arrivare qualche soldo all'Ascoli. Poi, a causa di pessimi consigli di un paio di agenti, ha ritrattato tutto e lo hanno portato furtivamente nei paesi arabi. Ora è tutto in mano alla Fifa. Mi dispiace perché così si vanificano anni di sacrifici e il buon lavoro svolto. Mi dispiace soprattutto per la moglie abbandonata ad Ascoli con due bambini piccoli e lo sfratto. Va avanti grazie all'aiuto della comunità ascolana generosa e all'aiuto personale di Benigni".