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Palermo, Micciché: "4 italiani in campo? Un palliativo. Serve altro"

ESCLUSIVA TMW - Palermo, Micciché: "4 italiani in campo? Un palliativo. Serve altro"TUTTO mercato WEB
© foto di Daniele Buffa/Image Sport
lunedì 8 settembre 2014, 16:512014
di Tommaso Maschio

Per commentare la bozza di riforma della Serie A e della possibile introduzione dell'obbligo di quattro italiani sempre in campo nelle squadre la redazione di Tuttomercatoweb.com ha sentito il vice-presidente del Palermo Guglielmo Micciché: "Detto che devo leggere la proposta del presidente Tavecchio e approfondire come si vorrà operare la riduzione delle squadre in massima serie, che è una cosa non semplice da attuare, penso che si stia cercando di dare una svolta al nostro calcio e farlo ripartire. Dopo che avrò letto tutto avrò le idee più chiare".

Sulla proposta dei 4 italiani sempre in campo come si pone?
"Secondo me più che una soluzione è un palliativo. Si va verso l'Europa unita e questa proposta mi pare sia anche antistorica. È vero però che ci sono squadre con pochissimi italiani, altre che non ne hanno schierato neanche uno nella prima partita di campionato. Per lui forse questa è una buona soluzione, ma io non ne sono sicuro".

Da dove si dovrebbe ripartire per lei?
"Da due cose principalmente: i bilanci puliti e gli stadi nuovi. Per quanto riguarda il primo punto ci si sta già muovendo nel giusto senso con una riduzione dei costi già in atto in molte società di Serie A e un occhio più attento ai bilanci. Capisco che i tifosi possano essere delusi dal mancato arrivo di un grande calciatore, ma penso che gli stessi debbano essere orgogliosi di avere una società che cammina sulle proprie gambe e non rischia di fallire. Per quanto riguarda il secondo punto siamo invece in ritardo. Bisogna riportare la gente negli stadi, ma in queste condizioni non è possibile. Abbiamo impianti vecchi, non adatti al calcio per via delle piste d'atletica presenti, quasi mai coperti e con pochissimi servizi. Questo ha creato un certo disamoramento dei tifosi nei confronti del calcio e dobbiamo invertire la tendenza cercando di recuperare terreno nei confronti dell'Europa offrendo ai tifosi stadi confortevoli, dove si veda bene e non si prenda l'acqua in testa. Al momento dal botteghino le società guadagnano poco o nulla, mentre con nuovi impianti si potrebbe avere entrate importanti".

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