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esclusiva

Petricca: "Vi racconto segreti e progetti del mercato cinese"

ESCLUSIVA TMW - Petricca: "Vi racconto segreti e progetti del mercato cinese"TUTTO mercato WEB
sabato 6 febbraio 2016, 07:202016
di Marco Conterio

La Cina si avvicina. Sì, ma mica da adesso, per Oberto Petricca. Che è stato uno dei grandi precursori del mercato asiatico in assoluto ed anche cinese. Agente ed intermediario, per Tuttomercatoweb.com racconta i segreti di un mercato sempre più in espansione come quello della Chinese Super League. "Da tempo avevano programmato un incremento del sistema calcistico. E' scoppiato ora ma viene da lontano; prima la capacità economica era concentrata su pochi club, adesso la platea si è ampliata e tante società hanno capacità di spesa nuova".
Questo perché?
"Le istituzioni hanno dato una svolta in quanto a direttive. Il calcio è materia d'insegnamento nelle scuole, l'impulso a cascata ha coinvolto anche i club e poi, nelle società stesse, c'è stato un ingresso di gruppi che hanno aumentato la capacità economica".
Il Jiangsu Sainty, per esempio, è diventato Jiangsu Suning.
"Esatto. Nuove aziende hanno rilevato i pacchetti di maggioranza come la Suning a Nanchino. Sono società con capacità economiche enormi ed hanno deciso di investire nel calcio come società già affermate".
Non c'è il rischio di drogare il mercato?
"Ci sono anche elementi negativi, il pericolo di drogare il mercato c'è così come quello di chiedere sovrapprezzi ogni qual volta che la Cina sarà coinvolta. Ed altrettanto c'è il rischio che questi investimenti non migliorino il calcio cinese: la Nazionale non migliora, è tornato lo stesso ct per la terza volta".
Rischio boomerang, dunque.
"E' sicuramente utile per il calcio europeo, in quanto ad incassi, ma c'è il dubbio che questo possa essere funzionale allo sviluppo del calcio cinese".
Eriksson ha detto che le star sono attratte dagli altissimi ingaggi.


"Quello è chiaro: offrono ingaggi e stipendi altissimi, inevitabile considerarli. C'è una presenza di allenatori di altissimo livello, in Cina, così come un gruppo di calciatori di grande livello. Andare in Cina ora è andare in un sistema altamente competitivo. L'altro aspetto determinante, è che si sono dimostrati certamente puntuali ed hanno dato sempre garanzie. Ci sono paesi nel mondo che hanno in corso controversie numerose presso la FIFA e che scoraggiano a volte i trasferimenti di calciatori e tecnici. Sotto questo punto di vista, non ci sono stati problemi ed anzi questo incoraggia".
Si aspetta altro, sul mercato?
"Da qui alla fine del mercato sì, mi aspetto qualcosa. Come allenatori no, sono tutti sistemati. Anche Zaccheroni sta già allenando ed ha iniziato l'avventura. Il suo club farà qualche movimento, forse ancora l'Hebei Fortune di Gervinho ed anche altri di medio livello faranno qualcosa per adeguarsi al livello di chi si è mosso di più. Se non di altissimo livello, comunque sempre interessanti".
Peraltro, c'è un'altra curiosità da denotare: alcuni giocatori cinesi si sono trasferiti per cifre assurde, anche di 10 milioni di euro, tra un club e l'altro.
"Sono prezzi mai visti prima ma c'è da fare una riflessione: di stranieri possono stare in campo tre più uno asiatico. Sette cinesi devono stare sempre in campo, per questo i migliori vanno via a cifre astronomiche".
Hanno intenzione di cambiarla questa regola?
"Sarà difficile, arriva dalla Confederazione Asiatica e difficilmente può essere cambiata. Politicamente il Guangzhou ha spinto ma non sono riusciti ad ampliare il numero degli stranieri".

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