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esclusiva

Preiti: "Vi porto in Paraguay, la terra degli indomabili"

ESCLUSIVA TMW - Preiti: "Vi porto in Paraguay, la terra degli indomabili"TUTTO mercato WEB
© foto di Simone Lorini
giovedì 20 marzo 2014, 09:222014
di Simone Lorini

Un nuovo mondo, una nazione dove le nuove opportunità non mancano e il talento cresce abbinato alla garra: Antonello Preiti, responsabile dell'area tecnica del Parma, in tour proprio per scoprire nuove frontiere calcistiche, ci introduce al Paraguay e alle sue beltà: "Ammetto di essere rimasto affascinato dai giocatori paraguaiani durante il recente Sudamericano Under 20, in cui sono giunti secondi, non solo per le loro abilità tecniche ma soprattutto per questo loro essere indomabili, un po' come la Nazionale maggiore nella Copa America 2011. A questo proposito mi sorprende non vedere il Paraguay al Mondiale, viste le qualità che ho potuto riscontrare nel loro calcio, anche durante la mia recente visita. In particolare ho notato che il campionato abbonda di buoni laterali mancini, da sempre una rarità in Europa. I nomi da segnalare sono tanti, penso a Danilo Ortiz e ai gemelli Romero, tutti mancini, come Estigarribia e Cardozo del Benfica. Lo stesso Iturbe è cresciuto nel Cerro e c'è anche Almìron, classe 1994 che incantò al Sudamericano Sub 20. Mi affascina aver saputo che molti ragazzi si svegliano alle 5 per andare allenarsi tutti i giorni. Il loro spirito di sacrificio si vede sul campo: tutti ragazzi grintosi, che hanno dentro la 'garra' (letteralmente 'l'artiglio', è traducibile con grinta, ndr), come dicono loro".

Dobbiamo aspettarci un innesto porteño per il Parma 2014-2015?
"Ci siamo andati vicino con Piris ed Estigarribia, ci può stare che qualche bel prospetto possa arrivare. L'anno scorso mi ha sorpreso vedere come un'Olimpia in piena difficoltà finanziaria sia arrivata a un soffio dal vincere la prestigiosa Coppa Libertadores, a riprova di come non siano solo i soldi a determinare i risultati, ma soprattutto le capacità delle persone che arrivano oltre ogni immaginario. Si tratta di un movimento che a mio parere può arrivare ad alti livelli in Sud America, ne hanno i mezzi e le capacità".

Dovendosi sbilanciare su un nome che l'ha conquistata particolarmente?
"Oscar Romero, senza dubbio. Ha accelerazioni impressionanti, soprattutto quando parte in velocità da dietro. E' un giocatore che può rompere gli equilibri e che corre per novanta minuti, non si ferma mai. Non mi sorprende che a 20 anni abbia già esordito in Nazionale; e quando gioca col fratello gemello mostrano un intesa notevole, sono capaci di vincere partite da soli. Ma credo altresì che sarà molto difficile vederlo in Italia".

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