Ricci puntalizza: "Sono io il vero agente di Eder"

Purtroppo il mondo del calcio è tornato protagonista delle pagine nere delle scommesse. Un aspetto del pallone italiano che ciclicamente riemerge ad intaccare l'immagine di un movimento che con fatica cerca di risalire dopo stagioni complicate. A tal proposito la redazione di TuttoMercatoWeb.com ha intervistato chi, suo malgrado, è stato sfiorato da questa situazione. Stiamo parlando di Emanuele Ricci, rappresentante della "Latin Futebol Consult".

Ricci, in Italia il calcioscommesse è tornato, purtroppo, di moda. Una situazione che l'ha colpita in prima persona. Ci può spiegare perché?
"Premetto che sono una persona a cui non piace parlare pubblicamente, ma oggi sono costretto a farlo per tutela dei miei calciatori, della mia società e mi scuso per non essere intervenuto prima. Negli ultimi tempi, infatti, il signor Eugenio Ascari della "Ascari Associati" è stato avvicinato o si è avvicinato autonomamente, in maniera inopportuna e inesatta a calciatori fra cui Eder, che oggi apprezziamo con la maglia della Sampdoria e della Nazionale Italiana e Paulo Sergio Betanin, meglio conosciuto come Paulinho, che nelle passate stagioni ha lavorato con profitto per storici club del nostro calcio fra i quali il Livorno. Ci tengo a sottolineare che la gestione e la responsabilità di questi atleti è sempre stata sotto la tutela della 'Latin Futebol Consult' gestita dal sottoscritto e da mio fratello Massimiliano".

Come può, dunque, spiegare il rapporto con il dottor Ascari?
"Ci tengo a precisare che l'unico legame con la "Ascari Associati" risale a collaborazioni fatte in passato dove quest'ultima svolse un ruolo di intermediazione".

Riassumendo. Eder, Paulinho e altri giocatori erroneamente accostati alla "Ascari Associati" sono rappresentati unicamente dalla sua agenzia?
"Esatto. 'La Latin Futebol Consult' è una società che da 12 anni opera prevalentemente in America Latina, rappresentando e avendo rappresentato in passato calciatori del calibro di Dante o Fernando Menegazzo (entrambi chiamati con la maglia della Seleçao brasiliana. Considero ognuno di loro un amico e per questo non approvo in alcuna maniera associazioni inesatte con fatti e persone".