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esclusiva

Sarti: "Celtic-Inter sancì la fine del nostro ciclo"

ESCLUSIVA TMW - Sarti: "Celtic-Inter sancì la fine del nostro ciclo"TUTTO mercato WEB
© foto di Federico De Luca
giovedì 19 febbraio 2015, 18:132015
di Gaetano Mocciaro

Corsi e ricorsi storici. Stasera Celtic-Inter, una partita che inevitabilmente rimanda alla notte di Lisbona del 25 maggio 1967. Finale di Coppa dei Campioni, vittoria del Celtic in rimonta per 2-1. Un'impresa storica all'epoca e praticamente impensabile oggi, considerato che quel Celtic era composto esclusivamente da giocatori di Glasgow e dintorni. Presente quella sera, Giuliano Sarti, portiere della grande Inter degli anni '60, ricorda ai microfoni di Tuttomercatoweb:

"Fu una sconfitta dolorosa, che sancì la fine di un ciclo vincente. Personalmente mi fece più male Mantova, dove perdemmo all'ultima giornata il campionato. Avvenne tutto nel giro di 10 giorni, dalla possibilità di vincere tutto al rimanere a mani vuote. Una cosa angosciante per noi e per i tifosi dell'Inter".

Stasera Celtic-Inter, la cornice sarà quella di Celtic Park

"Ho avuto la fortuna di giocare a Glasgow e posso garantire che sarei ritornato il giorno dopo a giocarci, talmente è spettacolare l'atmosfera. E' qualcosa di difficile da spiegare, che in Italia non puoi trovare anche se globalizzandoci ci possiamo arrivare. I tifosi del Celtic anche se fanno il tifo per la propria squadra danno la spinta anche a te che sei l'avversario. Personalmente ho provato un grande piacere a giocare in Scozia, più che in Inghilterra. C'è qualcosa in più, ogni azione che avvenga da una parte o dall'altra c'è uno stadio che ti trascina letteralmente".

Celtic-Inter del 1967 fu la chiusura di un ciclo per i nerazzurri. Cosa ne pensa invece di questa squadra? Può iniziare un ciclo vincente con Mancini?

"Indubbiamente il ciclo può partire. Anche perché l'Inter deve farlo ripartire, soprattutto per i tifosi dopo tutto quello che è successo. Vedo Mancini padrone della situazione, lo sento dalle sue parole anche da chi lo intervista, che sembra quasi stare attento a non toccare certi tasti. E poi vedo un presidente che ha la forza e la volontà di aprire un ciclo vincente. L'Inter, per tradizione, ha sempre avuto presidenti che sono riusciti a regalare vittorie importanti. Da Angelo Moratti a Fraizzoli, da Pellegrini a Massimo Moratti".

Cambiando argomento e prendendo spunto dalle parole di Sacchi che lamenta troppi stranieri sin dai settori giovanili: come valuta il numero elevato di portieri, nelle prime squadre, presi dall'estero?

"Se non non ne abbiamo o non ne tiriamo fuori prenderli all'estero è l'unica soluzione. Ci stiamo globalizzando, bisogna quindi adattarsi. La scuola italiana si è persa dopo Bufffon. I giovani di adesso non rischiano più".

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