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Simoni: "Samp, manca qualità. Genoa, pazienza con Liverani"

ESCLUSIVA TMW - Simoni: "Samp, manca qualità. Genoa, pazienza con Liverani"TUTTO mercato WEB
© foto di Luigi Gasia/TuttoNocerina.com
sabato 28 settembre 2013, 17:312013
di Alessio Alaimo

"Ho visto alcune partite della Sampdoria, tra cui il derby. Indubbiamente è una squadra che fatica... magari è causa dell'inizio, non è facile dare giudizi. Però sul piano atletico forse ha bisogno di lavorare ancora per trovare una buona condizione. Poi rispetto all'anno scorso si è indebolita, ha qualità minori. Gabbiadini è bravo, ma manca qualità. E col Genoa s'è visto". Così a Tuttomercatoweb.com Gigi Simoni analizza il momento della Sampdoria.
Da una genovese all'altra. Al Genoa traballa la panchina di Fabio Liverani. "Le panchine - spiega Simoni - sono tutte traballanti, poi ci sono piazze in cui ci sono tre appoggi anziché quattro come Genoa o Palermo. Liverani, è chiaro, poteva essere considerato un tentativo, una prova, di un ragazzo che non è che avesse chissà quale curriculum da allenatore. Ci può stare di incontrare qualche difficoltà, ma dovresti avere un po' di pazienza e aspettare. Io ho smesso di giocare, sono diventato allenatore e m'è andata bene. Ci sono casi in cui hai fortuna e altri in cui non hai fortuna. A me è sembrato di vedere il Genoa, per esempio, una squadra che avrebbe bisogno di qualche giocatore. Quando mi chiedono un giudizio su un allenatore dico che bisogna vederlo qualche anno, non è possibile giudicare per tre partite. Come si fa? Magari ne perdi una male, nell'altra c'è un errore arbitrale e così via... chi cambia allenatore così, magari riprende dopo un po' quello che aveva mandato via. È un comportamento strano. Liverani può essere bravissimo, ma Preziosi vuole i risultati. Ci vorrebbe pazienza".

Chiosa dedicata alla sua ex Inter. "Avevo previsto - ricorda Simoni - che la squadra sarebbe stata la sorpresa dell'anno. Siamo sulla strada della mia valutazione. La perdita di Moratti è importante, sotto l'aspetto morale soprattutto. Perché è una persona appassionata di calcio e della sua Inter. Trovare di meglio per quella che è la mia esperienza non è facile. Parla uno che è stato esonerato da Moratti... ma è una persona di prima categoria. E anche se mi ha mandato via conservo un grande ricordo. Gli interisti mi vogliono bene, sono legati a me e questa è una cosa che mi dà fiducia di aver fatto bene il mio lavoro. E con il presidente siamo rimasti in ottimi rapporti: mi invita sempre, anche lui ha mantenuto un certo rispetto nei miei confronti".

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