Spinesi: "Catania gestito male, si sarebbe potuto salvare"

Intervistato dalla redazione di Tuttomercatoweb.com per commentare la retrocessione in Serie B del Catania,l 'ex attaccante rosso-azzurro Gionatha Spinesim: "La tifoseria, la piazza e la squadra erano preparati alla retrocessione da ormai un mese e mezzo. Le speranze erano poche a livello percentuale anche se c'è stata la fortuna di incontrare Sampdoria e Roma, senza più obiettivi, riuscendo a tirare fuori l'orgoglio vincendo due partite in concomitanza dei risultati negativi delle rivali che hanno fatto sperare nella salvezza fino alla fine".

Quali sono le colpe di questa retrocessione?
"Fino alla 32esima giornata il Catania ha fatto tantissimi errori. Chievo e Sassuoo hanno sbagliato molte cose, ma alla fine meno delle ultime tre. Penso che Pulvirenti fino dall'inizio della stagione ha schermato la figura di Cosentino con la sua difendendo sempre i progetti societari che erano opera di Cosentino. Non si può parlare di lui solo come colui che fa il mercato perché è una persona all'interno della società. Un direttore sportivo deve tenere sotto pressione la squadra, ma a Catania questo non si è mai visto e la squadra per questo non ha mai dato l'impressione di credere alla salvezza. E questo è un demerito di chi ha gestito la squadra. La Juventus e la Roma hanno fatto bene non solo grazie ai loro allenatori, ma anche a un direttore importante alle loro spalle. Dovrebbe fare le valige e andare a casa, ma a Catania è stato premiato con la carica di amministratore delegato".

Da dove bisogna ripartire?
"Questa è una domanda che tutti i tifosi si fanno in queste ore amare. C'è rammarico più che per la retrocessione, a cui ci si era abituati, ma per le prestazioni della squadra che ha giocato solo nelle ultime gare e non prima. Ieri ha vinto con un uomo in meno per esempio e il tifoso si chiede perché prima non si è visto questo spirito combattivo e ci rimane doppiamente male. Se il Catania fosse stato gestito meglio non sarebbe retrocesso perché è più forte di almeno una decina di squadre".