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esclusiva

Tacchinardi: "Juve, 18 anni fa sul tetto del Mondo"

ESCLUSIVA TMW - Tacchinardi: "Juve, 18 anni fa sul tetto del Mondo"
mercoledì 26 novembre 2014, 19:002014
di Simone Bernabei

"18 anni fa ... Sul tetto del mondo". Questo il tweet con cui Alessio Tacchinardi ha voluto ricordare la vittoria della Coppa Intercontinentale contro il River Plate da parte della Juventus. E oggi, a 18 anni esatti di distanza, l'ex centrocampista bianconero ha rivissuto sulle pagine di TuttoMercatoWeb le emozioni di quello storico trionfo: "Oggi, a 18 anni di distanza, provo ancora grande gioia rivedendo quelle immagini. Abbiamo fatto qualcosa di eccezionale, e la malinconia cresce ancora di più se guardo alle possibilità di vittoria delle italiane oggi", è l'ammissione a cuore aperto di Tacchinardi.
Neanche la Juventus, secondo lei, potrebbe raggiungere questi traguardi?
"Noi in dieci anni costruimmo qualcosa di eccezionale e forse irripetibile, e se devo scegliere una squadra odierna ovviamente dico la Juve. Parlo di prontezza a vincere, le altre onestamente non mi sembrano attrezzate. Con i giusti incastri, l'Atletico Madrid lo ha dimostrato, la squadra di Allegri può arrivare lontano".
A cominciare magari proprio da stasera...
"Con l'Olympiacos stava toccando l'inferno sportivo, ma quella vittoria oggi servirà da stimolo. La Juve dovrà giocare senza pensare a niente, solo scendendo in campo per imporre il proprio gioco, senza calcoli o tabelle. La Juve in fondo ha tutto per stra-battere il Malmoe".
Il campo in cattive condizioni può influire?
"Si, ma soprattutto possono influire le dimensioni. Ricordo un Villarreal-Inter in cui gli spagnoli, molto inferiori a noi tecnicamente, avevano accorciato il campo mettendoci in grandissima difficoltà.

Un campo normale premia le squadre tecniche, uno stretto e col fondo irregolare quelle fisiche come appunto il Malmoe".
Il nuovo modulo scelto da Allegri le piace?
"Si, ma con due precisazioni: la prima è che Llorente deve fare un lavoro diverso, cercando di essere più mobile per non dare punti di riferimento e favorire gli inserimenti dei centrocampisti. Solo così si può avere la giusta imprevedibilità. La seconda riguarda Vidal, il cui ruolo dietro le punte mi sembra un po' forzato".
Meglio Morata dell'ex Athletic, ci sembra di capire...
"A livello di movimenti si, ma forse Morata non ha ancora la giusta personalità per giocare dall'inizio. Meglio a gara in corso, quando le difese si allargano, oppure in coppia con Llorente e Tevez dietro a fungere da trequartista".
Torniamo un attimo alla Coppa Intercontinentale... Se le dico Alex Del Piero?
"Che gol segnò... all'epoca c'era un forte dualismo con Ronaldo, ed io dopo quella vittoria gli dissi 'ce l'hai fatta, l'hai superato'".
Se lo aspettava ancora in campo?
"Onestamente no ma è un piacere vederlo. E non capisco chi lo critica per la poca mobilità. Alex si è rimesso in gioco, è andato in India per fare l'ambasciatore e per insegnare il calcio. E' ovvio che la velocità non può essere quella di 15 anni fa...".

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