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esclusiva

Torrente: "Simbiosi Genoa-Juric decisiva per tornare in alto"

ESCLUSIVA TMW - Torrente: "Simbiosi Genoa-Juric decisiva per tornare in alto"
sabato 10 dicembre 2016, 13:492016
di Stefano Sica

Nei giorni scorsi il suo nome è stato accostato al Parma dopo il ribaltone tecnico che ha causato l'addio del trio Apolloni-Minotti-Scala. Un interessamento fugace che non ha avuto sviluppi concreti. Vincenzo Torrente resta comunque uno tra gli allenatori svincolati di lusso, con tanta voglia di rimettersi in discussione e tornare nella mischia. Con lui, TuttoMercatoWeb ha analizzato anche il momento del Genoa e la lotta promozione in B e Lega Pro.

Lei è stato tra i papabili per occupare la panchina vacante del Parma. Poi non se ne è fatto più nulla.
"Mi ha fatto molto piacere essere accostato al Parma. Tuttavia non c'è stato nulla di concreto. Ora il mio desiderio principale è quello di rimettermi in gioco. Continuo ad aggiornarmi vedendo molte partite di B e Lega Pro e presenziando agli allenamenti di diversi colleghi".

In B, il Verona guarda tutti dall'alto ma c'è grande equilibrio nelle parti alte.
"Il dato più interessante sta emergendo col cammino delle neopromosse: Cittadella, Benevento e Spal stanno disputando un ottimo campionato, ma lo stesso ragionamento vale per il Pisa se rapportato a tutte le difficoltà che sta vivendo. Frosinone e Carpi reciteranno un ruolo da protagonista fino alla fine, mentre una bella realtà è la Virtus Entella che sta dando continuità al lavoro degli anni precedenti. Il Verona sta confermando il proprio valore e resta sempre la squadra da battere. Solo loro possono perdere questo campionato. Ovviamente tutte sognano di battere una squadra così e si può cadere facilmente in qualche calo di concentrazione che ti fa diventare "normale". Per il resto, la classifica è corta e c'è grande equilibrio".

Qualche delusione?
"Forse il Cesena. Pensavo che potesse addirittura lottare per vincere il campionato. Anche il Trapani è in ritardo e forse nessuno se lo immaginava dopo l'ultima, splendida stagione. Anche Bari e Spezia sono un po' dietro ma hanno tutte le potenzialità per riprendere il cammino. Hanno allenatori esperti e rose forti che magari a gennaio saranno ulteriormente puntellate".

Porterà la svolta tanto attesa il cambio tecnico alla Salernitana?
"Un anno fa l'obiettivo doveva essere quello della salvezza. In estate, invece, la squadra è stata costruita per centrare i play-off. Sono stati fatti investimenti importanti prendendo un giocatore come Rosina e rinforzando anche altri reparti. Ora c'è Bollini e, in vista di eventuali movimenti a gennaio, sarà fondamentale scegliere calciatori fisicamente pronti nonché funzionali ad un progetto tecnico ben preciso. Altrimenti poi un tecnico è costretto a modificare certi equilibri con tutti i pericoli del caso".

Quale tecnico in B può ripercorrere le orme di Juric o Rastelli?
"Bucchi a Perugia sta facendo un ottimo lavoro. Ma anche Pecchia, Semplici o Venturato si stanno rivelando allenatori molto bravi. Bucchi e Pecchia poi adottano il 4-3-3 che, come si sa, è il sistema che prediligo di più. Mi piace come gioca il Bevenento e per Baroni è del resto una conferma avendo fatto bene a Novara".

Lega Pro: corsa a due nel girone A ed equilibrio appassionante negli altri due raggruppamenti.
"Arezzo e Livorno non sono lontane dal secondo posto e teoricamente potrebbe esserci un inserimento soprattutto del Livorno. La Cremonese può insidiare certamente la leadership dell'Alessandria: il ds Giammarioli ha messo su un grande gruppo e sta svolgendo un ottimo lavoro. L'Alessandria, comunque, ha un ritmo incredibile e non mi sembra una squadra che ha punti deboli. Questo anche per merito della bravura del proprio Ds. La continuità è fondamentale e l'Alessandria la sta avendo. Nel girone B c'è molto più equilibrio e credo che la volata promozione si deciderà solo alla fine. Tra Venezia, Parma, Reggiana, Sambenedettese, Bassano, Pordenone e Padova sarà una bella lotta. Ma anche il Gubbio può dire la sua soprattutto se dovesse migliorare il proprio rendimento in casa. Il percorso del Pordenone, per esempio, è la vittoria della programmazione ed è un discorso che si può estendere anche al Bassano. E' questo tipo di continuità che ti permette di ottenere grossi risultati. Il girone C è sempre quello più difficile e tirato da un punto di vista ambientale. Ci sono quattro squadre, Lecce, Foggia, Matera e Juve Stabia con uguali possibilità di farcela".

Il suo vecchio Gubbio sembra tornato alle ambizioni di un tempo dopo il tracollo in D.
"Lì ho vinto due campionati facendo un percorso di calcio propositivo. Ho conosciuto il presidente Notari: è un ambizioso e un passionale. E vive il calcio 24 ore su 24. Lo stesso direttore sportivo Pannacci sta crescendo con grande umiltà e intelligenza. E poi ci sono due sponsor importanti che stanno conferendo buone potenzialità economiche al club. Insomma, nel Gubbio di oggi una certa programmazione la vedo. Alla lunga si può puntare alla B e riportare questa squadra lì dove l'avevo lasciata".

Con la governance Gravina, in Lega Pro sono aumentati gli incentivi, anche economici, per l'utilizzo degli under: è la strada giusta?
"Io sono sempre a favore dei giovani. Tra l'altro ce ne sono tanti di bravi e dotati di grande temperamento. La strada è quella giusta. E poi è sempre preferibile costruire le squadre con quel giusto mix di esperienza e gioventù che consente ai più anziani di guidare e far crescere i più giovani".

Il Genoa è tornato finalmente a far sognare i suoi tifosi. L'intesa Juric-società sta dando i frutti sperati.
"Si è ripartiti da una idea di calcio che era quella di Gasperini, dando continuità ad un determinato progetto tecnico-tattico. Juric si avvicina molto a lui anche se, logicamente, ci ha messo dentro anche i propri concetti. In questo è stata brava anche la società. Il segreto del Genoa è anche nel lavoro portato avanti negli anni da uno staff di grandi professionisti. E poi mi piace la politica dei giovani del club. Ne sono stati presi tanti di molto interessanti come Ocampos, Izzo, Biraschi, Lamanna, Perin o Simeone, per non parlare dello stesso Cofie che è un prodotto del vivaio. Rispetto agli anni precedenti, non sono stati ceduti i giocatori più importanti. Ecco perché credo che il Genoa possa provare ad inserirsi nella zona Europa League, a maggior ragione se a gennaio resterà immutata questa intelaiatura. Spero che il presidente Preziosi possa fare questo sacrificio per regalare ai tifosi la soddisfazione di vedere nuovamente il Genoa in Europa, sebbene la concorrenza sia massiccia. Io me lo auguro anche da tifoso visto che il Genoa ha rappresentato la mia vita calcistica. Bisogna solo migliorare il rendimento in trasferta perché gli ingredienti per tentarci ci sono".

A suo avviso, Pavoletti può essere pronto per il Napoli?
"Spero possa restare anche lui, sebbene sia pronto per una big. In questi anni è cresciuto tanto ed ha ancora tanti margini di miglioramento".

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