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esclusiva

Tudor: "Juve, che cuore. Mandzukic sarà fondamentale"

ESCLUSIVA TMW - Tudor: "Juve, che cuore. Mandzukic sarà fondamentale"TUTTO mercato WEB
© foto di Daniele Buffa/Image Sport
mercoledì 24 febbraio 2016, 15:362016
di Marco Conterio

Colonna difensiva della Juventus d'inizio millennio, Igor Tudor è da allenatore quel che era da giocatore. Uomo intelligente, diretto, mai scontato. Adesso è quinto nel campionato greco con il suo PAOK Salonicco e nella lunga chiacchierata con Tuttomercatoweb.com c'è spazio per tutto. A partire dal 2-2 Champions della Juventus di ieri sera. "Ho seguito la partita, è stata una gara di grande intensità. Ho visto davanti due grandi squadre, per la Juventus non era facile. Con il Barcellona, il Bayern è la favorita per la Champions League; la Juve non ha avuto fortuna nel sorteggio, anche perché Guardiola per me è uno che può fare la differenza. Lo stimo tanto, ma la Juve è stata brava a tener duro".
Con un secondo tempo di cuore, coraggio.
"Ha avuto una grande reazione, non si è mai arresa. Il 2-2 è un buon risultato, che dà sempre speranze anche se il Bayern resta favorito visto che giocherà adesso in casa. Però la Juve è la Juve e si giocherà tutte le sue carte, le auguro sicuramente il meglio".
Chi, da croato, avrà seguito con un occhio di riguardo, è certamente Mario Mandzukic.
"Fa sempre il suo, con grande energia, grinta. E' importantissimo per la Juventus: nei momenti decisivi non si tira mai indietro. La Juve in questa stagione ha avuto problemi e lui con lei. Poi si è ripresa, ma non è facile quando la squadra gira male integrarsi subito. Però piano piano, con le sue qualità, saprà fare sempre meglio".
Passiamo a lei, al suo PAOK Salonicco. E' quinto in un campionato stra-dominato dall'Olympiakos.
"Loro fanno un campionato a parte, hanno quasi il 100% dei punti fatti. Tra un po' possono vincere il campionato, tra secondo e quinto posto si giocheranno i play-off. Noi siamo in corsa, in Coppa siamo in semifinale proprio contro di loro. Sabato scorso abbiamo giocato contro il Pana di Stramaccioni, è finita 2-2. E' un campionato difficile, poi qui il tifo è caldissimo e ci sono tante esigenze ma bisogna adattarsi e ti aiuta a crescere. A me piace, non è facile ma vedo questo come una sfida.

Cerchiamo di arrivare secondi perché può portare in Champions League".
E resterà, dunque?
"Vediamo: la proprietà russa fa contratti di un anno più due di opzione. Ogni anno, però, è cambiato allenatore, a volte anche due. Io sto tenendo duro: settimana scorsa c'è stata la separazione con Arnesen, che non è più direttore sportivo. Siamo io ed il proprietario, visto che anche il presidente è stato allontanato. E' una società turbolenta, dove si cambia spesso in poco tempo, ma tengo duro. A me Salonicco piace tantissimo, è un popolo bellissimo: è una squadra giovane, che crescerà, io qui come allenatore sto benissimo. Ho il supporto della città".
Intanto, dei suoi, Kaçe farebbe gola all'Inter.
"Ho letto anche io... E' un giocatore che è in Nazionale albanese. Corre tanto, ha qualità, piedi. Gli manca forse un po' di fisico ma crescerà ancora. E' difficile giudicare come possa fare in Italia".
Le va di raccontarci Balic, novello talento croato di casa Udinese?
"Io sono stato il suo allenatore quando aveva quindici anni. Ho allenato il settore giovanile dell'Hajduk: è un bravo ragazzo in primis ed un giocatore intelligente poi. E' un centrocampista che può giocare a tre, a volte anche più dietro. In mediana può giocare ovunque ma serve tempo per aspettarlo. Non è ancora maturo fisicamente, ma è un talento che sa giocare a calcio, che lo sente, che lo vede prima degli altri. E' un '97, è un bambino in attesa di una stagione importante da protagonista. Dategli tempo: l'Udinese ci ha puntato forte, può essere davvero bravo".
Lei, Tudor, quando allenerà in Italia?
"Spero di allenare un giorno in Italia. Sono appassionato, seguo anche la B del mio grande amico Juric. Lo sento spesso, sono davvero felice perché sta facendo cose super, meravigliose. Col Crotone è quasi in vetta e poi fa giocare i suoi alla grande".

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