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ESCLUSIVA TMW - Tumiatti: "Milan, Giappone e ora a Malta: io giramondo del calcio"

ESCLUSIVA TMW - Tumiatti: "Milan, Giappone e ora a Malta: io giramondo del calcio"
giovedì 4 aprile 2013, 17:302013
di Raimondo De Magistris

Una storia tutta da raccontare. Una vita nel calcio giovanile senza precludere alcuna occasione. Riccardo Tumiatti, milanese doc, da ieri è ufficialmente diventato il nuovo allenatore del Balzan Youths, club di prima divisione maltese. Prima, però, una lunga carriera in Italia e anche un avventura in Giappone.

Partiamo dalla tua carriera da calciatore.
"Ho giocato nel Milan facendo tutta la trafila delle giovanili: dai nove ai 18 anni. Col club rossonero c'è sempre stato un legame importante, ci sono tornato qualche anno più tardi dopo una carriera a bassissimi livelli da giocatore - dice sorridendo -. Sono stato richiamato per allenare nel settore giovanile. Anche in questo caso ho fatto tutta la trafila fino ad arrivare alla Primavera, un anno come vice di Mauro Tassotti. Un'esperienza eccezionale, Mauro è una grande persona".

Un doppio filo ti lega al Milan, ma la tua carriera vanta anche diverse esperienze in Giappone...
"E' vero, sono stati tre anni li. Nel primo anno - parlo ormai di 12/13 anni fa - in una scuola perché il settore giovanile non era ancora molto sviluppato. Un'avventura particolare. Basti pensare che, nonostante si trattasse di partite di ragazzi, per le finali erano presenti anche 15/20mila tifosi. Poi, dopo un anno altrove, ci sono tornato. Mi ha chiamato il Vegalta Sendai, club che s'è classificato secondo nell'ultima J League. Mi contatto per affidarmi completamente la loro Academy".

Torniamo in Italia: prima il Chievo, poi il Gubbio...
"Al Chievo Verona ho lavorato due anni nel settore giovanile. In prima squadra c'era Delneri, con lui ho costruito un rapporto stupendo. E' una persona meravigliosa. Al Gubbio, invece, ho lavorato fino a pochi mesi fa. Ero il responsabile del settore giovanile. Le cose stavano andando bene, ma con la retrocessione il progetto è cambiato e a me non andava di restare li per vivere di rendita".

E così è nata l'avventura a Malta...
"I dirigenti del Balzan già li conoscevo, mi avevano ospitato diverse volte. Mi era stata chiesta anche in questo caso la disponibilità per gestire il settore giovanile".

Dal Gubbio al Balzan: un salto nel vuoto?
"Non proprio. Alla fine a fare la differenza sono le persone e qui ho trovato l'ambiente giusto per costruire, cioè quello che mi interessa. Sono arrivato il 14 gennaio per ricoprire il ruolo di dirigente. Poi, grazie anche al lavoro di questi mesi e ai sopraggiunti problemi col vecchio allenatore, il presidente ha deciso di affidarsi a me per la panchina della prima squadra. Lunedì ci sarà la prima delle ultime cinque partite. E' un progetto a lungo termine. Ho un contratto fino al 2015 e la dirigenza era pronta anche a prolungarmelo. Mi ritengo un artigiano del calcio e qui posso costruire!"

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