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esclusiva

Wanchope: "La Premier, la Costa Rica e quella vittoria con l'Italia"

ESCLUSIVA TMW - Wanchope: "La Premier, la Costa Rica e quella vittoria con l'Italia"TUTTO mercato WEB
mercoledì 29 marzo 2017, 08:452017
di Giacomo Iacobellis

Attaccante di nove club in sette Paesi diversi, stella e poi ct della Nazionale costaricana, oggi direttore sportivo del Club Deportivo Saprissa. Paulo César Wanchope Watson è uomo a cui piace cambiare, ma col calcio come costante denominatore comune. TuttoMercatoWeb.com lo ha raggiunto in esclusiva a San José per ripercorrere la sua carriera tra passato, presente e futuro, con un occhio anche alla Serie A.

Wanchope, iniziamo dall'attualità. Come procede la sua nuova avventura da direttore sportivo?
"Molto bene grazie. Ho una carica che non avevo mai ricoperto prima, mi sto divertendo e, soprattutto, sto imparando a osservare il calcio da nuove prospettive. Anche a livello di risultati, le cose stanno andando nel migliore dei modi. Mi trovo in un club vincente e ambizioso".

Tra le fila del Saprissa, ci sono già alcuni giocatori pronti per il grande salto in Europa?
"Credo di sì. Uno dei nostri obiettivi è proprio quello di lanciare i nostri migliori talenti a livello internazionale. Non mi piace fare nomi, ma posso dire che dal Saprissa arriveranno presto in Europa i nuovi Keylor Navas e Joel Campbell, campioni cresciuti e valorizzati proprio qui a San José".

Campioni che lei conosce bene, visto anche il suo passato sulla panchina della Costa Rica. A proposito, il 20 giugno 2014 era vice-ct della Nazionale che superò l'Italia al Mondiale in Brasile. Che ricordo ha di quella storica vittoria?
"Fu un'emozione misurarci con campioni del calibro di Buffon e Pirlo, riuscendo addirittura a batterli. Me lo ricordo come se fosse oggi. Ero l'assistente di Pinto e quel Mondiale ci regalò grandi soddisfazioni. Non solo passammo il girone, ma arrivammo ai quarti di finale eliminando la Grecia e perdendo ai rigori con l'Olanda dopo un'altra straordinaria prova. Quelle imprese saranno sempre motivo d'orgoglio per tutti noi".

Proprio quel Mondiale offrì una grande vetrina a Giancarlo Gonzalez, difensore del Palermo.
"Conosco bene El Pipo, l'ho seguito molto in questi ultimi anni. Fece un Mondiale di livello, conquistandosi la Serie A con merito. E' un difensore di grande affidamento e con qualità importanti. Non mi meraviglia che, a prescindere dal periodo difficile che stanno vivendo i rosanero, su di lui si stiano muovendo squadre importanti in Italia e in Europa".

Costa Rica, Inghilterra, Spagna, Qatar, Argentina, Stati Uniti e Giappone: la sua carriera da calciatore l'ha vista cambiare ben sette Paesi. Qual è l'esperienza che ha influito di più sulla sua vita privata e professionale?
"Ho viaggiato tanto, è vero, ma gli anni in Inghilterra hanno segnato un passaggio fondamentale nella mia carriera. Dal Derby County al West Ham, passando per il Manchester City, sono cresciuto tantissimo e mi sono tolto soddisfazioni a suon di gol, trofei e promozioni".

Tante squadre diverse, ma nessuna italiana. Ha mai avuto l'opportunità di giocare in Serie A?
"Sì, a fine anni '90 sarei potuto venire a giocare in Italia. Piacevo al Torino, ma soprattutto alla Roma. Zdeněk Zeman mi voleva fortissimamente, ci incontrammo a Roma per parlare, ma alla fine non se ne fece niente per colpa di alcuni dissidi tra il tecnico e il presidente. Peccato, mi sarebbe davvero piaciuto".

Da calciatore ad allenatore, ora direttore sportivo. Qual è il suo obiettivo per il futuro?
"Voglio tornare ad allenare. Mi mancano la cancha e l'odore dell'erba. Anche se in questo nuovo ruolo sto aumentando le mie conoscenze, il mio obiettivo è riprendere prima o poi il percorso da allenatore. Magari proprio in Europa o addirittura in Italia, mi auguro che il mio futuro sia su una grande panchina".

L'obiettivo della Costa Rica, invece, può essere Russia 2018?
"Sicuramente sì. La Nazionale sta facendo molto bene nel girone di qualificazione e sono convinto che raggiungerà il prossimo Mondiale. Abbiamo una rosa ben amalgamata, con tanti talenti di fama internazionale e giovani sorprese. La Costa Rica continuerà a stupire, ne sono certo".

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